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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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Due notizie di questi ultimi giorni mi hanno colpito particolarmente. Entrambe hanno un comune denominatore: la pigrizia. La pigrizia fisica e quella psichica sono indicatori di difesa per l'uomo e anche se nulla li collega, finiscono per produrre due effetti diversi tra di loro. Vi accenno qualcosa sulla pigrizia fisica accertata da esperimenti effettuati su persone impegnate a correre su un "tapis roulant". In poche parole, chi si impegna con sforzi fisici è contrastato dal sistema nervoso che induce il corpo umano a risparmiarsi. Pertanto chi si impone di far ginnastica, footing, palestra, nonostante la buona volontà applicata, incontrerà una naturale avversione del sistema nervoso che spingerà il fisico a risparmiare energie manifestandosi con un senso di stanchezza evidente. Quindi il corpo si impigrisce per volontà del sistema nervoso. Mi fermo qui perché non è questo il punto sul quale desidero richiamare la vostra attenzione. Poiché sono già pigro di mio e non ho bisogno del sistema nervoso che provveda per me, mi piace occuparmi della pigrizia psichica, quella pigrizia che gli studiosi stanno cercando di argomentare funambolicamente ben consci che alla base di quella "pigrizia" intellettuale, v'è una bella, buona, sana e dichiarata ignoranza. Hanno voglia loro a dire che è il tempo della semplificazione e della elaborazione linguistica lesta e compressa, secondo me manca la perfetta e coordinata simbiosi tra sostantivo, soggetto, verbo e predicato. Insomma, parlano di sovraccarico al cervello per tanti e quanti siano gli input che esso deve elaborare, per cui e per espressa pigrizia, si tende a involvere la conoscenza della grammatica non per ragioni culturali ma per cause biologiche. Se il Dante (che non sarebbe colui che dà, ma il Vate) mi stesse leggendo, spero abbia pazienza per ciò che sostengono i prof e se ne faccia una ragione per quanto andrò a dimostrare all'atto pratico:
Scusatemi ma per me questa non è pigrizia, semplificazione e velocità di comunicazione. Questa è pura ignoranza e poiché ne ho visionati a migliaia di queste "perle", non sono affatto fiducioso per il futuro prossimo. A proposito: "A' Dante....fatte' veni' qualche idea, altrimenti avrai perso solo tempo a...suo tempo!!!".
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