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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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« PSICOLOGIA PSICOSOMATICA... | DONNE ANCORA IN ATTESA » |
Ne scrissi tempo fa spinto dalle polemiche nate sulle classiche e vetuste fiabe per bambini. Parlo delle famose fiabe che tutti conosciamo, che tutti abbiamo ascoltato e che tutti abbiamo raccontato almeno una volta nella nostra vita. Puntualmente, come una cambiale in scadenza, oggi arriva ancora una bordata verso gli innocenti (?) racconti, sparata dalla signora Vallaud-Belkcacem che ha espresso tutta la sua avversione contro "Cappuccetto Rosso" e altre classiche fiabe, bandendole dal regno di Francia. Che potere avrebbe 'sta tizia per prendere una decisione simile? Ebbene, lei è soltanto il ministro della Pubblica Istruzione del governo francese e senza indugi, ha scatenato una rissa verbale e dialettica nel suo paese. L'oggetto del contendere è la lista dei testi sotto accusa da togliere di mezzo: oltre "Cappuccetto Rosso", ci sono "Hansel e Gretel" e "Cenerentola". E perché Vi chiederete? Perché sono infarcite di rappresentazioni sessiste!!! Pensate che nei 22 testi delle prime classi delle elementari, il 39% dei personaggi sono di sesso femminile: un dato estremamente inaccettabile per la formazione dei bambini poiché sono stereotipi che confondono i ragazzi e inducono a vedere le donne solo come massaie, attente madri e comunque sempre affaccendate in casa. Per il ministro è assolutamente osceno che vi sia tale posizione prevalente senza un necessario intervento censorio. Insomma, è assolutamente impensabile che i bambini si facciano strane congetture sulle donne e le loro funzioni in seno alla società. Eppure, nel rilevare la perniciosa quanto insulsa questione, qualcuno ha mai pensato all'età che vantano le tre celebri fiabe? Non penso proprio che all'epoca ci fossero donne in carriera, donne al lavoro in uffici e/o in fabbriche. E' vero, i tempi son cambiati e per quanto ne sappia, nessuna fiaba attuale ha potuto raccogliere l'eredità delle vecchie e solite note storie. Il buon Gianni Rodari continua a scrivere per i piccoli ma non vedo altro all'orizzonte. Che facciamo? Le cancelliamo e ci inventiamo volta per volte fiabe dove i protagonisti siano...chessò: Belen, la Canalis, la D'Urso (può fare la nonna) e quel marpione di Gerry Scotti che potrebbe fare il lupo cattivo?
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