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BAMBINI SOFFERENTI E INSOFFERENTI

Post n°1530 pubblicato il 16 Ottobre 2015 da monellaccio19
 

 

Ricordo che da ragazzini, quando tra due coetanei (maschio e femmina) v'era un rapporto burrascoso, improntato alla litigiosità e con punte di odio manifestato istericamente, i primi commenti erano incoraggianti: "C'è del tenero tra i due bambini, c'è un feeling che viene mascherato dalla conflittualità continua". Ammetto che anche dopo, in età più avanzata, situazioni analoghe, erano improntate allo stesso modo e la convinzione era che tra i due, sotto sotto, ci fosse una forte attrazione, nonostante spintoni e pizzicotti. E su questo piccolo dettaglio che desidero richiamare la vostra attenzione, vi coinvolgo perché in fondo è un bel argomento da discutere. In Ohio (USA) in quel di Columbus, in una scuola per piccoli, una bambina di 4 anni ha dovuto ricorrere alla cure del Pronto Soccorso perché picchiata da un coetaneo che le ha procurato una vistosa ecchimosi con uno piccolo taglio su una gota. Niente di particolarmente grave, accade dappertutto e sappiamo benissimo che non è novità se scorriamo le cronache. Il dettaglio che ha irretito la mamma della bimba, è il problema che costituisce il nodo da dipanare. L'infermiere che ha preso in cura la bimba, appena conosciuta la dinamica dell'incidente, ha fatto una battuta infelice per la mamma: "Scommetto che tu le piaci!". Io credo che abbia detto la frase in buona fede, tuttavia la mamma non l'ha presa bene e su questa improvvida uscita dell'operatore medico, ha scatenato un caso su FB. Definisce l'asserzione un cattivo esempio di mentalità gretta che la figlia non avrebbe dovuto recepire: "Non accetto assolutamente questo tipo di comportamento, non è facendo male che si dimostra il bene". La signora gliele canta a tutto spiano su FB e continua: "Nel momento critico, dopo l'esperienza di aver riportato una ferita da richiedere un paio di punti di sutura, la bambina avrebbe avuto necessità di ascoltare parole di conforto, essere sollevata di morale con frasi di rimprovero verso il colpevole e non veicolare un messaggio fuori luogo e deleterio". Insomma, i tempi cambiano e la signora sottolinea l'importanza di parlar chiaro e di comportarsi altrettanto chiaramente. Se vuoi bene perché usi violenza? Perché lanciare falsi messaggi ai bambini trasfigurando il male per il bene? E' opportuno che sin da piccoli percepiscano la verità senza indugi o funambolismi velati: se ti picchiano ti vogliono solo male! Che ne pensate? Siamo stati tutti bambini, abbiamo fatto le nostre belle e brutte esperienze. La signora ha scatenato una cagnara inutile o no?

 
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ranocchia56
ranocchia56 il 16/10/15 alle 09:13 via WEB
Vista l'esperienza che ho in questo campo personale e non, penso che la signora abbia fatto bene a essere risentita. Quando ero bambina io, c'è sempre stato questo atteggiamento fra i bambini, ma per lo più erano scontri che non portavano danni se non ginocchia sbucciate e qualche pugno fra maschi, quelli che esageravano facendosi male seriamente erano di solito i cosiddetti "bambini di strada" cioè quelli non seguiti dai genitori. I maschi alle femmine alla peggio, tiravano i capelli, lanciavano pezzi di carta, ma non picchiavano, ora i tempi sono cambiati, ma non considero giusto paragonare una "violenza" sia pur piccola di questo tipo a una cosa fatta perchè "le piace" la bambina. Si può sempre parlare alla bimba o bimbo che sia di un episodio forse dettato dall'ira del momento, ma comunque i bambini dovrebbero essere "messi in guardia" da queste situazioni, sia chiaro, non insegnando a reagire con altrettanta violenza, questo mai! Ma dicendo semplicemente di far presente la situazione ai genitori o agli insegnanti in modo che la situazione possa essere oggetto di attenzione dai "grandi". E poi la storia che se ci si scontra vuol dire che c'è sotto una simpatia o di più, non l'ho mai riscontrata, io se non andavo d'accordo con un bambino/a, collega, l'antipatia è rimasta sempre, chiudevo con quelle persone pur aspettando con pazienza che prima o dopo sarebbero cambiate. No, non ci credo a questa storia di chi aggredisce vuol dire che sotto, sotto, masconde un sentimento buono. Buona giornata e buon w.e.
 
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