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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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« FELICE E PRODIGIOSO 2016 | UNA STRENNA NATALIZIA FRAINTESA » |
Mi dovete consentire di manifestare il mio cordoglio per la perdita della cantante Natalie Cole figlia del mitico Nat King Cole. So che molti ricorderanno il padre, alcuni la figlia, ma morire a 65 anni è sempre una dipartita drammatica per tutti. Gravi problemi di droga nel tempo, hanno minato il suo stato fino a condurla alla morte. Una brava interprete, una tradizione canora eredità dal papà che ha fatto sognare tanti ragazzi anziani come me, mi spingono alla commozione per aver perduto una interprete che avrebbe dato ancora molto alla musica leggera. Ciao Natalie, condividerai con tuo padre il ricordo nei nostri cuori.
Dal sacro al profano, questa è la foto di Silvio postata su Instagram. Riportata dal quotidiano "Libero" il suo giornale preferito, viene presentata con breve e necessaria didascalia, come il momento in cui il Cav, comodamente seduto sul suo sofà, si gode il suo momento di relax dopo i festeggiamenti privati a casa sua e in tenuta...casalinga! Beh, che c'è di tanto strano? Tutti noi quando vogliamo goderci il relax casalingo, dopo il pasto festivo o il cenone di fine anno, ci siamo posati sul divano (da noi si chiama divano, da loro sofà) e ci siamo goduti l'abbiocco dopo i bagordi. Io per esempio, dopo gli auguri, il casino, lo spumante (lui champagne), il piacere del clima di casa (non villa, ho detto casa), i bambini, gli amici e i parenti, mi sono seduto vestito esattamente come lui: non un capo di più non un capo di meno, il cappello uguale e la postura..pure! Forse lo sguardo non era uguale, ma credetemi, io come tutti gli italiani, vestito allo stesso e modo come abitualmente facciamo in occasione delle festività. Il nostro sguardo purtroppo, è incomparabile con il suo: noi poveracci, nonostante i festeggiamenti e il calore della casa e degli affetti, abbiamo lo sguardo intriso di tristezza dovuta ai problemi, alle afflizioni e all'ansia di questa vita che trasciniamo bene o male, verso il prossimo futuro. Lo so, su quello, sullo sguardo, dobbiamo starci: lui il Berlusca, ha i suoi problemi però sa come prenderli e ci surclassa perché non si fa prendere dalla paura e dall'ansia. La sfiga sa con chi si deve accoppiare e certamente non è lui. Buon anno cavaliere....tsè!!!
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