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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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Beh, possiamo dimenticarla l'estate vero? Comunque vada il tempo, ormai siamo tornati tutti, tutti pronti e ritemprati per rituffarci nel quotidiano, nel solito trantran e pronti per affrontare casa, famiglia, lavoro e andazzo inesorabilmente...solito. Le abbronzature più o meno accese tenderanno a scolorire, quelle più tenui magari sono già scomparse e quelli che il sole non l'hanno preso nemmeno per sbaglio, possono star sereni: come stavano prima, stanno adesso! C'è purtroppo ancora oggi, gente che non si cautela, non usa accorgimenti per godere di una buona e ben dosata abbronzatura. Eppure non mancano le esperienze di amici o parenti, non mancano i prodotti che aiutino ad accogliere il sole come un amico e no come un inceneritore. Se ne vedono in giro di persone che si sono mal disposte sulle spiagge, al mare. Evidenti sono i segni lasciati: scottature, bruciature, eritemi sono appunto le prove delle abbronzature sbagliate, quelle prese ad capocchiam. Mi ricordo tanti anni fa sulla spiaggia di Francavilla a Mare: con gli amici facemmo una partita a tressette sotto un bell'ombrellone grande posto ben saldo sull'arenile. Eravamo tutti all'ombra, la brezzolina marina ci consolava e non ci faceva avvertire quanto fosse bello caldo il sole. Beh, eravamo tanto immersi nella partita, la posta in gioco era interessante e proprio per non distrarci, mettevamo tutti il massimo impegno. Lo scontro era cruento e serrato, passammo tre ore abbondanti a giocarci la vita mentre le donne facevano bagni a ripetizione. Alla fine io e Sugo perdemmo, contro Gianci e Vitozzo. Ma non era la sconfitta che mi bruciava, no....era la grave scottatura che avevo preso sul dorso del piede destro che, guarda caso, usciva dall'ombra dell'ombrellone e ci è rimasto per tre ore procurandomi una bella....cottura al sangue. Nel senso che la carne era bella cotta e il sangue usciva a fiotti!!! Oh, non me ne accorsi per quella maledetta partita alla morte!!! Mi portarono all'ospedale pensate un po'. Ecco cosa vuol dire non usare precauzioni e accorgimenti: il sole ti coglie e non ti informa su cosa stia facendo della tua carne e della tua pelle! Sono cose che succedono e fatta una brutta esperienza non ci si ricasca più, almeno per me è così! Non credo per questi due cojonazzi:
Secondo voi come hanno passato l'estate? E soprattutto, con cosa si sono rimbambiti?
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