Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
scampoli, ritagli, frizzi e...lazzi

Area personale

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
Citazioni nei Blog Amici: 176
 

Ultime visite al Blog

OgniGiornoRingrazioEstelle_kmonellaccio19maresogno67QuartoProvvisorioVince198A63CiaoAtuttivenereblu.abubriskaSono44gattinfilax6.2surfinia60Arianna1921apungi1950cassetta2
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

 

« SCUSI IL BAGNO? AL SOLIT...L'INSOSTENIBILE PESANTE... »

SCUOLA E FAMIGLIA IN SINTONIA

Post n°1852 pubblicato il 19 Settembre 2016 da monellaccio19
 

Risultati immagini per rapporti padri e figli in età scolare

 

Sapete come sia consuetudine affidare compiti per le vacanze agli alunni. Una vecchia e fastidiosa (per i ragazzini) abitudine che nel tempo non ha ceduto: è a discrezione degli insegnanti affibbiare i compiti estivi, tuttavia una massiccia parte del nostro corpo insegnante, non demorde nonostante le lamentele e continua nella prassi. Molti genitori in particolare, ritengono che non servano a nulla e che inficino la tranquillità di quei tre mesi che dovrebbero servire alla distensione, allo svago e al divertimento. In realtà gli insegnanti, se sono ben consci delle potenzialità dei propri alunni, indicano i compiti da svolgere perché puntano a rafforzare e rendere ben saldo il loro lavoro svolto nei canonici nove mesi scolastici. Bene, un genitore di Varese ha acceso una miccia pericolosa che sarebbe opportuno spegnere subito e senza clamori. Già l'idillio tra genitori e insegnanti non è tra i migliori in Italia: i primi, generalizzando, riflettono spesso sui ragazzi i loro disagi, le loro ansie dovute ai problemi della scuola, i secondi invece, sempre più di frequente, assumono toni e atteggiamenti che non incoraggiano un buon e costruttivo rapporto tra famiglia e scuola. Ci sono casi a bizzeffe di genitori che affrontano a muso duro quegli insegnanti che si permettono anche timidi richiami per quei ragazzi svogliati e distratti: per loro non è possibile a priori che il proprio figlio denoti quelle carenze indicate. Scatta la polemica e ovviamente i dialoghi si incrinano quando invece c'è necessità che siano sempre più serrati per il bene del giovane alunno. Il papà varesino non ha fatto svolgere i compiti a casa perché non ha ritenuto che suo figlio perdesse tempo con questo incarico inutile e dannoso. "Voi avete nove mesi per insegnargli cultura e nozioni, io solo poco meno di tre mesi per insegnargli a vivere". Detto così, parrebbe che scuola e famiglia abbiano due compiti distinti e ben separati: la scuola ha l'onere di acculturare i ragazzi e la famiglia quello di insegnargli a vivere. In altri termini, il papà ha insegnato al giovanissimo figlio come si costruisce una scrivania. Secondo me, è qui che sbaglia il papà: scuola e famiglia, in perfetta sintonia, si avviamo a percorrere un tragitto in comune, le due entità si integrano, si interfacciano e insegnano in perfetta comunione di intenti, tutto ciò che si deve insegnare. Un padre può anche insegnare ad un figlio una nozione storica, geografica e apportare correzioni alla grammatica del bambino. Così come un insegnate può insegnare ad uno scolaro l'educazione, i modi composti per stare in società, non masticare una gomma americana mentre si parla con una persona, ecc.ecc. Insomma, compiti che non si demandano per scelta ma che si provvede a distribuire per tacito accordo quando c'è bisogno. Il papà di Varese è uno tosto, lo si capisce anche da come si sia posto per un eventuale confronto; addirittura concede (sic) un eventuale incontro all'insegnate se riterrà di invitarlo, per chiarire la sua posizione. Beh, mi pare che la spocchia e la presunzione non difettino in costui e spero che non si crei un precedente per un caso che implichi uno scontro tra famiglia e scuola. Se c'è qualcosa in questo momento di cui non abbiamo bisogno è proprio di una...scrivania costruita da un ragazzino che stia imparando a vivere.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Rispondi al commento:
mariateresa.savino
mariateresa.savino il 19/09/16 alle 15:51 via WEB
Ho letto anch'io la notizia e la lettera di giustificazione agl'insegnanti, stilata dal genitore. Io penso che il rapporto tra genitori ed insegnanti dei propri figli, debba sempre essere improntato al rispetto reciproco e non ad una prevaricazione, certo poco educativa per il discente. Per discutere di eventuali problemi, ci sono i consigli di classe che da moltissimi anni,ormai, vedono la partecipazione attiva dei genitori eletti. In quel contesto, si possono affacciare proposte e discuterle civilmente. Il "tosto" papà ha voluto strafare ed esibirsi in una sciocca polemica, che destabilizza la stima che il figlio dovrebbe avere per i suoi insegnanti e quel senso del dovere che sempre è a monte del buon rendimento scolastico. Non sono completamente a favore dell'assegnazione di compiti per le vacanze: di compiti pur che sia. I ragazzi, alunni di ogni ordine e grado, attendono con ansia le vacanze, dopo un impegno scolastico quasi sempre intenso e stressante. Vogliono essere liberi,dedicarsi ai propri svaghi , riposarsi. Possibili, dei piccoli impegni familiari; li riterrei anche abbastanza educativi, nel senso di una educazione alla responsabilità e , poichè non è che si assorba in quello che ho indicato proprio tutte le giornate delle vacanze, ciò che intenderei per compiti, sarebbe, per grandi e piccoli, la lettura di un paio di buoni libri. Le ripetizioni è sempre bene farle al rientro a scuola, col più proficuo controllo degli insegnanti. Non so dire di più. Buona giornata. Carlo e un caro saluto. Ciao
 
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963