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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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La domanda non è: "Di chi sono?", la domanda è: "Pekkè?". Ho sempre nutrito strane idee su coloro che partecipano alle aste: ci sono quelli che si interessano a grandi opere d'arte, oppure a piccoli ninnoli particolari con una storia artistica alle spalle; poi ci sono quelli che comprano solo perché hanno molti soldi e per loro possedere un oggetto di valore, conta molto più che mettere un gruzzolo molto corposo da parte. Partecipare ad un asta dovrebbe essere piacevole e divertente: non ho mai fatto questa bella esperienza e se possedessi molti soldi, mi toglierei lo sfizio. Credo che in questo caso sarei pronto a partecipare presso la sede di Philip Serrell, nota casa d'asta in quel di Malvern (Worcester U.K), per queste mutande datate che avranno una base d'asta di 450 sterline. Non è poco non è molto, ma se la presenza dei potenziali acquirenti fosse propensa al cimelio, la cifra potrebbe salire sensibilmente. Lo so, siete curiosi di sapere a chi appartengono: sono di Eva Braun, l'amante, la compagna fedele di Adolph Hitler, il nazi per eccellenza, l'uomo che avrebbe voluto l'Europa a suoi piedi! Bene, dopo aver risposto alla prima domanda, passiamo alla seconda: "Pekkè?". A questa credetemi, non so rispondere con esattezza, presumo che vi sia una schiera di feticisti pronti a comprarla battendosi a suon d'offerte, magari chi se le aggiudicasse ne farebbe un trofeo da sventolare con amici e parenti. Comunque, trovate da un soldato americano in un rifugio alpino della coppia malefica, ha fatto tanta strada da passare molte mani. Ora finalmente (sic) giunge in un posto giusto per piazzarle definitivamente con altri piccoli oggetti personali della Braun. Ora mi impegno a rastrellare una cifra sufficiente e parto per l'Inghilterra: come dicevo, voglio provare l'ebrezza e il piacere di partecipare ad un'asta; inoltre, sulle mutande ci sono anche le iniziali della donna: lui il maschione, adorava che fossero poste lì...proprio lì. Mah, comunque come dicevo, andrò e mi siederò pazientemente per seguire il banditore e le offerte. Appena verrà battuta l'assegnazione all'offerta più alta, alzerò subito la mano per propormi. Il banditore sicuramente mi metterà a tacere con un secco: " I'm sorry sir, ma le mutande sono state già assegnate al signore sulla sinistra in terza fila!". E io con garbo e tipico aplomb inglese: "Grazie, era quello che volevo sapere sir!". Quindi, mi recherò dal signore che ha fatto l'importante acquisto e gli dirò: "Excuse me sir... ma pekkè?".
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