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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Io penso che quest'uomo, Matteo Salvini, sia un folle incapace di controllare il suo temperamento, oppure sia un furbo di tre cotte capace di fregare mezzo mondo. La sua scelta "strategica" di dormire al CARA di Mineo, gli sarà sembrata un "coniglio tirato fuori da cilindro", mossa degna di un grande mago illusionista, ma in realtà sembra che abbia ottenuto un solo grande effetto: scatenare la rete e il popolo dei social. Eppure non gli sono mai mancate le cattive figuracce, i fischi e gli sberleffi in tante altre occasioni; roba da scoraggiare chiunque, situazioni che avrebbero dovuto farlo riflettere sulle sue strambe uscite verbali e sui suoi atteggiamenti da "So tutto io lasciatemi fare". Comunque lui ha scelto il suo modo rutilante di far politica, gira tanto, è sempre dappertutto che sembra abbia il dono dell'ubiquità. I risultati, per quel che si vede, sono appena sufficienti, non portano valanghe di voti se no tra la sua gente e anche nella padania stessa, qualcuno comincia a mugugnare. Non so come abbia potuto avere l'autorizzazione a dormire nel CARA, è un luogo "sensibile", sotto pressione e particolare per le sue funzioni sociali e parastatali. Comunque, l'arma si è ritorta contro, la decisione non è stata felice e in questi giorni sta pagando un prezzo salitissimo perché preso di mira da una satira feroce e pesante. Sono tantissimi i "meme" che girano in rete, quello su, è uno dei tanti ma ve ne sono decine e decine. Ci sarebbe da uscirne massacrato: ricevere un nemico in casa non è comodo, i rifugiati, i clandestini, i profughi che sono ospiti, hanno condiviso la loro esistenza da reclusi con il loro peggior nemico. Mah...contento lui, scontenti spero i suoi potenziali elettori. Salvini, tu insisti ma non ci sono presupposti perché tu possa convincere gli italiani a...preferirti.
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