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PIACERE! SONO MANSUETO L'AMANUENSE

Post n°2360 pubblicato il 07 Luglio 2017 da monellaccio19
 

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E parliamo un po' di noi che tracimiamo ed esondiamo con i nostri post. All'atto pratico, sono più gli argomenti ameni e/o poco interessanti  che non quelli seri, quelli dove critiche e osservazioni negative, si susseguono e si accavallano alle ciniche cattiverie. Lo riconosco, diciamo che è il pepe per noi scribacchini, tuttavia, pare che questa abitudine quasi ritenuta pregiudizievole e minata dalla evidente voglia di giudicare male i soggetti dei nostri post, sia un modo quasi celato e poco chiaro per promuovere noi stessi. A questo punto nasce spontanea la domanda: "Perché? Perché io personalmente dovrei scegliere proditoriamente questa formula infame ed egoista?". Potrei capire se a fronte ci fosse un interesse speciale, economico, finanziario per accedere al sistema del "vomitare il peggio sulle notizie e sarà un successo". Andiamo, siamo sinceri: il buco della serratura è un ancestrale modo di guardare le cose, è un retaggio che ci trasciniamo dietro sin dalla fanciullezza: sbirciare attraverso la toppa è una attrazione bella e buona, ci attizza il mistero e ancora di più, il proibito. Ma se guardando attraverso il maledetto buco, si alterasse ciò che vediamo e poi lo raccontassimo cambiando alcuni aspetti della verità, beh, ci sarebbe cattiva fede e non sarebbe giusto nei confronti di chi stiamo "attaccando" con il nostro post. Ecco, la nostra indignazione tenda a coinvolgere i lettori e nello stesso tempo ad ottenere il necessario riscontro per comprendere se chi ci legge, sia più o meno d'accordo. Quindi se scrivessi di un losco individuo che aggredisca e tenti di violentare una ragazza, vi troverebbe coinvolti nella mia evidente rabbia, aggressione verbale verso costui, o no? Se riportassi la notizia che Barbara D'Urso ne avesse combinata un'altra delle sue, sareste d'accordo con me e la mia pungente critica, o no? Se sparassi a zero sul selfie improponibile di una starlet bonazza ma patetica, spartireste con me la mia eccessiva disapprovazione, o no? Ecco, stando ad alcuni studi, noi manifestiamo il nostro disappunto, la nostra indignazione, i nostri sberleffi e contiamo di trovarvi (sempre più o meno) d'accordo con noi. Quindi tutto ciò porta indirettamente e non palesemente, alla nostra promozione, noi suscitiamo la vostra approvazione perché vogliamo la vostra fiducia. Lavoriamo su etica e morale della nostra società e dei suoi personaggi famosi, sui fatti e sugli avvenimenti quotidiani, un continuo scrivere perché la nostra indignazione sia anche  la vostra. Oggi, se ci fate caso, l'indignazione è un mercato vero e proprio, un bacino in cui tutti pescano: politica, società civile, eccetera, sono tutti presi da questo esercizio, sono sempre e solo tutti indignati per promuoversi. Ma i loro interessi sono palesi, sono evidenti e entrare nel merito è un nostro, un vostro diritto. Promozionarsi andrebbe pure bene, ma se non c'è corrispettivo, di qualunque natura sia, allora noi poveri scribacchini possiamo vantare almeno un merito: l'assenza di compensi! Il nostro miglior compenso è la condivisione e il vostro essere d'accordo quando è possibile. Siamo leali, siamo tutti in buona fede e il nostro è puro divertimento. Infine non ci confondete con i veri blogger, i professionisti: quelli devono rispondere a qualcosa di diverso, di più importante: loro scrivono per campare, noi no! Campiamo di chiacchiere in libertà, sta a voi censurarci!

 
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monellaccio19
monellaccio19 il 08/07/17 alle 08:14 via WEB
Stai al posto tuo Maestro: per raggiungere le tue alte vette, le mie ali non sono sufficienti. Ecco perché aspetto con ansia che le tue cabrate eccelse, ti spingano giù in basso verso lidi più popolari! Grazie caro Wood. Buon w.e.
 
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