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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Strano ma vero, non è un burla e la panetteria di Nyon in Svizzera, anche se in maniera spiritosa e con estrema cattiveria, è stato sincera senza menar il can per l'aia! Prendere o lasciare, questo in buona sostanza il senso della ricerca di un buon lavoratore. Il risvolto più interessante è che le proposte per lavorare a quelle condizioni, non sono mancate. Ora il direttore della panetteria deve solo selezionare il fortunato lavoratore. In Italia con una richiesta come questa, così articolata, come pensate sarebbe andata? Immaginate un coda di aspiranti panettieri pronti a menar le mani per un posto così? Io dico di no, non abbiamo questo "coraggio" e nessuno si sarebbe presentato. Ormai siamo allo sbando e chi ha titoli professionali, non scende a patti pur di lavorare, chi invece è disperatamente alla ricerca di un qualsiasi lavoro, a prescindere, non avrebbe gradito condizioni così severe e poco incoraggianti. Eppure, per dieci lunghi trimestri a questa parte il nostro PIL aumenta, poco alla volta ma inesorabilmente progredisce. Prima c'è stata l'occupazione in ripresa, specie quella femminile, abbiamo una ripresa economica che fa ben sperare per l'immediato futuro, siamo a riscontrare miglioramenti che solo i gufi non auguravano e negano tutt'ora: una grillina di cui non voglio nemmeno fare il nome, ritiene che quel 1,4 di PIL aumentato sia dovuto all'aumento dell'energia elettrica per l'uso sfrenato di aria condizionata a causa del forte caldo durante l'estate. Fanno ridere con le loro supposizioni architettate a regola d'arte pur di gufare ancora su Renzi. I fatti contano e i fatti parlano chiaro. Certo c'è ancora tanto da fare per i giovani, i salari e i livelli di povertà: si lavora su queste priorità e pian piano si arriverà a migliorare questi settori prioritari. I mille giorni di Renzi e dei suoi provvedimenti non erano poi invenzioni da favole: quanti con acredine, scorrettezze e puttanate al veleno contro di lui? I tirapiedi iettatori hanno ottenuto il massimo dalla loro balzana idea di far politica, il 4 dicembre scorso quando hanno bocciato il referendum. Quanto sia costata a tutta l'Italia quella sconfitta lo scopriremo presto, molto presto. E come dice il saggista e giornalista Maurizio Guandalini intitolando un suo articolo: "Con il PIL al TOP, alzi la mano chi si dovrà scusare con Renzi".
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