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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Sarete anche usciti dalla Europa, sarete anche entusiasti della vostra scelta, ma questo non dovevate farlo, per nessuna ragione. Ma dove avete studiato per essere assunti nei servizi sociali inglesi? Ma chi vi ha mai detto che integrazione significhi togliere una bimba bianca di cinque anni e cristiana a tutti gli effetti, per affidarla per ben due volte a genitori di fede mussulmana? Quanto accaduto a Londra nel distretto di Tower Hamlets, ha dell'incredibile e gli indignati aumentano ora dopo ora. La bambina ha dovuto accettare anche se a malincuore, l'affidamento deciso dai servizi sociali londinesi. Appena entrata nella nuova famiglia ha capito subito nella sua ingenuità che non tirava aria buona: via il crocifisso che aveva al collo, via il suo piatto preferito perché arricchito con la pancetta,via le festività riconosciute dal mondo cattolico, Natale e Pasqua, lezioni stressanti per imparare l'arabo e soprattutto, una "mamma" con tanto di niqab per quanto riguarda la prima famiglia. Gli intelligentoni dei servizi sociali dopo aver capito che la bambina non era felice, a suo agio e incapace di sopportare quel clima ostile, hanno pensato bene, ritenendo che dipendesse dalla famiglia (cioè le persone), di passarla ad un'altra dove la mamma non indossa il niquab ma il burka per uscire, ossia, sono sempre arabi mussulmani. Insomma, ha imparato che le donne occidentali sono tutte idiote e ubriacone, si mangia in un modo diverso, si pensa a tutt'altro rispetto a ciò che aveva imparato e l'atmosfera non è delle più indicate visto che la bimba sia battezzata e anche appassionata di calcio. "I nostri servizi sociali forniscono una casa e una famiglia amorevole a centinaia di bambini ogni anno e in ogni caso teniamo in alta considerazione la provenienza culturale e l’identità dei minori". Questo sostengono i dirigenti del comune e la questione sembrerebbe risolta, ma la bambina deve essere tirata fuori da questa "tortura" basata su due mondi diversi per cultura, per educazione e per religione. Infatti se mancano le famiglie bianche che possano accogliere la poverina che è già provata per essere stata tolta alla mamma, non si risolve il problema piazzandola nella prima famiglia libera da impegni, anzi, due famiglie arabe pronte ad accettarle. Signori dei servizi sociali datevi una mossa prima che scoppi una piccola ma fatale guerra. Spero intervenga il Papa: se parla bene dei mussulmani dovrebbe avere anche a cuore i cristiani cattolici. Se poi vogliamo "regalare" altro a costoro, basta dirlo con chiarezza: ci sono tanti politici bisognosi di...affidamento!
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