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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Sapete come spesso vi inviti a non cadere nelle trappole delle notizie fake, dei troll e di tutto il "veramente falso" che circoli in rete. Non è facile accorgersi in tempo, come non è facile distinguere il falso dal vero. In questo modo, dicevo l'altro giorno, si manipolano, si pilotano e si condizionano persone, idee, scelte e avvenimenti. Specie la politica, è un soggetto molto disturbato in tal senso: assalti, agguati, trappole e finti dicitori che asseriscono bugie a tutto spiano per minare convinzioni e idee opposte alle loro. Orbene, se a cadere sotto l'incalzare di questi troll e di questi fake siamo noi, magari perché caratterialmente più propensi a credere che un asino stia volando sopra la nostra testa è un conto, ma se poi ci cascano anche alcuni quotidiani o una personalità politica, allora il problema è serio: ovvero chi le sa raccontare meglio le cazzate in rete, è vincente. Quella che vedete su è una pagina Facebook "Musulmani contro il Natale", in tale contesto v'è stato un attacco bello chiaro e scritto in arabo, contro il Natale, contro i suoi segni e i suoi riti. La pagina ha fatto il giro della rete, si sono sollevati un po' tutti per l'ardire delle posizioni musulmane del sito e l'attacco alla nostra festività religiosa più impostante. Proteste e cori di voci contro costoro, hanno riempito la rete e qualche giornale di destra (ovviamente) non ha perso tempo per cavalcare l'ennesima tigre che veniva prestata all'opinione pubblica: Per il "Secolo di Italia": "Ricomincia l'attacco alle nostre tradizioni", per il "Giornale": "La pagina veicola messaggi di odio". Insomma, al fake hanno abboccato quotidiani della destra e non credevano ai loro occhi considerando la buona sponda che questi sciagurati musulmani offrissero loro per massacrarli. La destra ricorre a tutti mezzi pur di strumentalizzare fatti e avvenimenti, sono pulisti e demagoghi non a caso e questa è un ulteriore prova. Solo che dopo alcuni giorni di polemiche e chiacchiere in libera uscita, i troll della pagina, ragazzi italiani come tanti, sono venuti allo scoperto e hanno ammesso il divertimento postando testi delle canzoni delle "Spice Girls" e altre amene sciocchezze, tradotte in arabo con il traduttore. Insomma si sono divertiti, hanno citato a casaccio ma in corretto arabo. Un consigliere regionale ha scoperto la pagina e subito sulla sua ramanzina politica si è scatenato ciò che vi ho riportato. I ragazzi già in passato avevano seminato fake in rete, quindi restano buontemponi che se riescono a raccontare bene le loro invenzioni, convincono politici, giornali e noi visto che spesso abbocchiamo a queste intemperanze.Meditiamo sempre prima di alzare la testa per controllare se l'asino stia volando in cielo.
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