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« MAURIZIO COSTANZO E...LA...LE CORNA SO' CORNA »

TENTATIVO ENCOMIABILE E PROMETTENTE

Post n°2866 pubblicato il 09 Maggio 2018 da monellaccio19
 

Risultati immagini per teen ager vita da scuola media

 

A Moncalieri (TO) si tenta di cambiare registro nelle due scuole medie dell' "Istituto Comprensivo Centro Storico". Per completare un quadro già noto a tutti noi, nella scuola media si riscontra un eccesso di libertà nel vestire: è vero che le griffe di successo hanno conquistato i giovani e li alienano con le loro proposte, è altrettanto vero che le specifiche serie televisive basate proprio sui giovani di età compresa tra gli undici e i tredici anni più o meno, dettano mode, stili, esempi, ai nostri ragazzi che non aspettano altro che modelli da imitare. Beh a Moncalieri la dirigente ha emanato un'ordinanza dove si invitano i ragazzi a vestire alla moda ma con sobrietà. "Vi presentereste mai a un colloquio di lavoro con trucco pesante e shorts inguinali? Probabilmente no. Quindi perché dovrebbe essere permesso andare a scuola come quando ci si agghinda per recarsi a ballare in discoteca?". Da questo presupposto è nata la scelta di indirizzare i ragazzi a vestire in un modo meno "stretto, corto e audace", ossia, basta con canotte, short e minigonne, jeans a vita bassa con tanto di slip visibili, indumenti stracciati e con tagli vistosi sparsi un po' ovunque, trucco azzardato, e tutto ciò che viene consigliato dalla moda e dagli stilemi dettati dai produttori, deve essere tenuto al limite della scuola. Il luogo merita rispetto e quindi la preside si aspetta, dopo aver sottoposto la sua regola del garbo e della moderazione, il parere dei genitori: saranno d'accordo  o non vorranno proibire ai propri figli di vestire come vogliono? Infine, tanto per capirsi e regolarsi anche per il futuro:  "Se oggi vengono a scuola con i pantaloni strappati o le minigonne, domani non capiranno che ad un colloquio di lavoro o in un ufficio ci si deve presentare indossando un abbigliamento opportuno". Non fa una piega l'argomentazione della dirigente, quindi a scuola ci si presenta vestiti in modo decoroso. Ma senza esagerare. Molti genitori pare siano d'accordo, vediamo come va e speriamo di mantenere standard essenziali senza ricorrere ad estremismi che non servono a nessuno. Convinciamoci tutti, i genitori devono essere in grado di fare la loro parte e con i figli...è necessario.

 
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Utente non iscritto alla Community di Libero
ALDO il 09/05/18 alle 09:56 via WEB
Le ultime settimane di scuola coincidono anche con le temperature più calde e di conseguenza il ritorno di jeans strappati, pantaloncini, canottiere e infradito tra gli studenti. Se per molti docenti e presidi l’abbigliamento degli alunni non è poi così importante, per altri invece, come scrivi, diventa invece un elemento decisivo, anche per l’educazione. E puntualmente, arrivano le prime “strillate” da parte dei dirigenti scolastici che inviano circolari alle famiglie ricordando che le alunne e gli alunni devono evitare di andare in classe con pantaloncini, canottiere, bermuda e ogni altro capo di abbigliamento inadeguato al contesto scolastico, ecc..... In realtà, non è un problema di quanta pelle si mostra ma che ci si presenti in modo diverso a seconda del luogo che si frequenta. Senza esagerare nel formalismo è necessario che come si imparano i ritmi del tempo è utile imparare la diversità dei luoghi: l’aula non è nè la discoteca, nè la spiaggia.
 
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