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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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« DOMANDA DELLE CENTO PISTOLE | MA COSA ANDATE A PENSARE? » |
Bella domanda vero? No perché finché si scherza lo facciamo con piacere e ci ridiamo su, ma se poniamo il problema (finto) dell'esistenza di Babbo Natale, allora le cose si complicano. Questo omaccione grande e grosso, vestito di rosso, con barba e capelli bianchissimi come la neve, è personaggio perno del Santo Natale, la sua forte presenza e il suo subdolo modo di attrarre i bambini, lo hanno introdotto dappertutto e pian piano, non solo ha scalzato la vecchia e brutta Befana, ma si è preso tutto lo spazio necessario per atteggiarsi, attestarsi e rendersi sempre di più simbolo del nostro modo di vivere alla grande, ovvero, bisognosi di consumismo, di spendere e di rendere sempre più pingue il suo sacco dei regali. Pensate che per essere certo di non passare inosservato e di avere la giusta visibilità, ha fottuto in piena corsa la vecchiaccia con la scopa, si è accaparrato l'albero di Natale e la notte della vigilia. Conclusione? Il 6 gennaio non è più ricco come una volta e la vecchia se viene, porta solo chincaglierie, qualche dolcetto e carbone a volontà. Avete mai visto Babbo Natale lasciarvi del carbone cari bambini? Decisamente no, noi ragazzi anziani invece, ne abbiamo avuto tanto ma tanto, che potevamo prendere un treno a vapore, metterci tanto carbone nella caldaia e fare un bel lungo viaggio. Pertanto detto questo, ci piace avere tra le balle Babbo Natale, ci piace il solo pensiero che i bambini ci credano finché sia possibile e finché paghe, salari, stipendi e pensioni saranno in grado di permetterci di mantenere in vita l'omone in rosso con barba e capelli bianchi, lo faremo volentieri per i nostri bambini. Ora tu cara supplente delle elementari di una scuola del New Jaresey (USA), come caxxo ti permetti di raccontare ai bambini della tua classe che Lui non esiste, non è vero che porti giocattoli e contemporaneamente, smonti in una botta sola, il topolino che lascia i soldini sotto il cuscino per ogni dentino che cada, i folletti, gli elfi, le renne che volano senza fare alcun pieno girando il globo in lungo e in largo e i coniglietti Pasquali? Ma lo capisci come li hai ridotti 'sti piccoli messi di fronte ad una verità incontrovertibile? Sono rimasti scioccati, son tornati a casa e hanno raccontato tutto ciò che hanno scoperto grazie alla delatrice beffarda e bastarda. Si è scatenato il putiferio, proteste vibranti e verbose verso la rivoluzionaria maestra e necessaria presa di posizione della direzione che l'ha licenziata su due piedi! Beh, il minimo sindacale che potesse capitarle direte voi, ma siccome io sono buono, chiedo: era proprio il caso di ricorrere alla soluzione estrema oppure no? Hanno esagerato, oppure si poteva evitare una punizione così severa per aver espresso una verità?
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