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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Credo che i primi ad essere contenti e a trarre finalmente un sospiro di sollievo, saranno i milioni di pazienti italiani che ogni giorno hanno tra le mani una ricetta medica. Le famose, indecifrabili e misteriose ricette bianche con l'intestazione del medico su in alto a destra, dove spiccano nome, cognome, specialità medica, indirizzo e orario delle visite. Con quelle maggiormente ci siamo misurate nel passato, poi arrivarono le ASL e i nuovi ricettari che scritti a mano, non erano da meno a quelle tradizionali. Oggi va meglio se i medici scrivono sul PC e quindi niente frasi e nomi illeggibili e/o indecifrabili, finalmente il Ministero ha emesso una circolare/documento con cui si istruisce tutto il corpo dei medici a scrivere stampatello le ricette se non si userà il PC. Direi che la notizia faccia piacere a tutti e anche ai farmacisti che solitamente erano i più deputati a capire cosa fossero quelli che per noi erano geroglifici o caratteri aramaici. Talvolta anche quelli dietro ad un banco, nonostante la lunga pratica commerciale, avevano tra le mani ricette che dovevano passarsela tra colleghi per capire quale fosse la richiesta dei medicinali. Inoltre, cosa ancor più importante per rendere tutto più facile e abbordabile, i professionisti dovranno evitare fastidiose abbreviazioni usate spesso da chi non volesse perdere tempo. I "per" e i "più" espressi con i segni x e +, non saranno più ammessi, il ricorrente segno 1/2 per indicare una metà scomparirà, naturalmente lo si farà per evitare interpretazioni sbagliate e compromettenti. Le famose diciture "un misurino" o un "cucchiaino" per indicare le quantità del farmaco da assumere, dovranno essere sostituite da indicazioni precise afferenti la giusta posologia del medicinale. Mi sembra un buon e necessario invito a rendere tutto più facile e abbordabile da parte di tutti, utenti e farmacisti. Da ragazzino, ricordo il mio pediatra quando veniva a casa per visitarmi durante una malattia, vera o presunta che fosse. Procedeva con la visita e dopo aver pronunciato la diagnosi, prescriveva la terapia. A parte la scrittura intellegibile per i miei genitori e per me, la lettura e l'interpretazione era demandata al farmacista. Quindi egli, ci riferiva i nomi dei medicinali prescritti e ci spiegava i segni posti a fianco per quanto riguardasse le eventuali posologie: il cucchiaino per le gocce e/o lo sciroppo, lo disegnava facendo un piccolo cucchiaio, mentre, sempre per esempio, in caso di clistere ci faceva un...momento state calmi, non è quello che pensate: disegnava un grosso boccale e un bel tubo lungo e stretto. Altri tempi e altre specializzazioni, erano medici e disegnatori.
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