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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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Eccoli gli esempi del nostro tempo! I nostri giovani, quelli che se fossero presi come modelli di vita, porterebbero questo paese tanto in basso da essere elusi e scansati da tutti. Esagero? Enfatizzo? Drammatizzo? No, non credo, esibisco indicazioni evidenti della china intrapresa e dell'incapacità di recuperare soggetti negativi che dopo i primi segnali inaccettabili, vanno valutati seriamente e intervenire per essere definitivamente inseriti in società. Costoro, anni fa, esaltarono le pagine di cronache italiane con atti di bullismo esasperati e insistenti: la loro forza era nell'unione, nella complicità e nell'azione congiunta. Un coraggio da leoni nel prendere e/o scegliere una vittima per poi vessarla con atti di prepotenza e violenza inaudita. Presi uno a uno sono pecorelle smarrite, pavidi e vigliacchi, ma insieme si fanno coraggio e contro una sola persona sono capaci di commettere qualsiasi gesto. Furono condannati e destinati da un giudice a tre anni di lavori sociali, per aver farcito il panino di un compagno con escrementi obbligandolo a mangiarlo! Gesto clamoroso e insopportabile per cui la pena dei tre anni. Ora sono usciti dopo aver scontato la loro punizione: i lavori socialmente utili servono al recupero, al ravvedimento e a coltivare la speranza di un totale e definitivo reinserimento. Bene, i quattro cavalieri del nulla, per niente pentiti e incattiviti da ciò che hanno dovuto subire, hanno postato tronfi e sfregianti, questa foto avversando la polizia colpevole di averli arrestati a suo tempo e portati davanti al giudice. "Siamo liberi, affanculo sbirri...". Beh, siamo al paradosso e al respingimento di ogni possibilità di recupero; hanno pagato il prezzo ma ne escono ancora più aggressivi e associali. C'è da temere per costoro che sentendosi padroni possono essere pericolosi e comportarsi come mine vaganti. Come proteggerci? Cosa fare ancora per loro? Quali tentavi ancora da esperire per recuperali? Domande importanti da porci e problemi che forse non si risolvono solo con condanne ai servizi sociali. Meditiamo e soprattutto si cerchino soluzioni nelle istituzioni: non si può assolutamente dare corda a questi bulletti ed è necessario far comprendere loro che non è così che guadagneranno un posto in società. Si provveda verso questi e altri cattivi esempi, si trovino soluzioni prima che sia troppo tardi.
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