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« VECCHIO A CHI?MAI DI DOMENICA! »

SE PARIGI AVESSE IL MARE SAREBBE UNA PICCOLA BARI

Post n°3484 pubblicato il 22 Febbraio 2020 da monellaccio19

 

 

Lo so, sto facendo il partigiano, un endorsement per la mia città, ma ho le mie buone ragioni. La frase è celebre, è un detto che tutti conoscono: in italiano sicuramente sì, in dialetto un po' meno visto che tanti dei nostri attori locali, poeti e studiosi del nostro dialetto, la propongono ognuno a modo suo e lo spacciano per verace dialetto nostrano. Uno poi, per ragioni artistiche e per essere recepito con facilità, nel lungo tempo, ha letteralmente storpiato il nostro bel dialetto per porgerlo alla portata di tutti con le sue esibizioni artistiche in teatro, in tv e al cinema: mi riferisco a Lino Banfi che barese non è mai stato! Originario di Andria (da un po' di tempo nemmeno più parte della provincia di Bari), il suo dialetto vagheggiava tra Andria e Canosa e quindi nessun nesso con il nostro. Sappiate che da noi in Puglia, basta spostarsi di pochi kilometri e i dialetti cambiano. Comunque l'ho scritto in italiano tanto comunque è un proverbio popolare che nel tempo sono certo passerà sotto la protezione dell'UNESCO: "Espressione tipica dialettale con un significato preciso, attendibile e accertato", insomma un  patrimonio da difendere. Veniamo quindi, dopo il preambolo introduttivo, alla ragione per cui riavvicino Parigi a Bari con buona pace di chi nel tempo abbia avuto modo di constatare le tante affinità culturali, linguistiche e popolari con la capitale parigina. Conoscerete presumo i "Bouquinistes", sono i librai che operano sul lungoSenna per circa tre kilometri, servendosi di particolari banconi che poggiano a ridosso della spalla in muratura del fiume. Storicamente fanno parte della cultura francese, un simbolo incancellabile e perenne nel tempo, i librai vendono libri, riviste, quadri e tanto altro ancora. Il materiale usato e il più ricercato: pezzi introvabili, libri per amatori e cultori, un viavai di parigini e turisti sempre alla ricerca affannosa di pezzi rari, libri antichi e tante curiosità interessanti. A Bari, Serge D'Oria presidente della "Alliance Française  di Bari", ha proposto un angolino della celebre "passeggiata commerciale francese tra i bouquinestes" in un locale in pieno centro città. La proposta è la stessa, stessa presentazione tipica con i famosi cassonetti verdi e tanto materiale amatoriale, antico e usato che sta già richiamando molti curiosi. Una iniziativa molto bella, un tentativo per richiamare Parigi e il lungoSenna, quindi una ulteriore affinità per il gemellaggio ormai consolidato con la capitale francese...bisognosa del mare! L'assessore alla cultura, esaltandosi per la proposta, ha pensato bene di aprire una strada nuova e portare nel giusto contesto il lavoro dei librari a cielo aperto. 

 

 

E se si insediassero sul lungomare di Bari i famosi librai creando appositi bouquinistes, servendosi di strutture più o meno simili a quelle del lungo Senna, avremmo o no, con il mare alle spalle, la realizzazione definitiva del nostro antico adagio popolare: "Se Parigi avesse il mare sarebbe una piccola Bari"? Non male l'idea assessore alla cultura....ci pensi su e ci faccia sapere!

 
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nina.monamour
nina.monamour il 22/02/20 alle 15:55 via WEB
Seppur relegati all'immagine pittoresca di una Parigi d'altri tempi, i bouquinistes continuano ad essere una delle anime della città, tutti sono convinti che nonostante tutto il bouquiniste esisterà sempre, farà parte del paesaggio parigino con i parapetti del fiume tinti del tipico colore verde wagon, imposto dal comune di Parigi nel primo dopoguerra prendendo il posto del precedente nero. Parigi è una della poche città ad avere questo genere di commercio, una pratica da sempre diffusa quella di vendere libri sulle rive del fiume, prima erano venditori ambulanti. Ma ciò non toglie che lo stesso succede nella mia citta, abito su un Lungomare, definito da Gabriele D'Annunzio, il chilometro più bello d'Italia, ove specie d'Estate vengono allestiti a ridosso del mare, stand pieni di libri antichi e di seconda mano, con alle spalle il Mar Ionio e il Mar Tirreno, quindi noi, che viviamo ai piedi dello Stivale, abbiamo dei punti in più rispetto ai parigini, abbiamo il mare davanti a noi e le montagne dietro le spalle, uno spettacolo me.ra.vi.glio.so! Buon w.e. Carlé, un abbraccione.
 
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