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CI FACEMMO E CI FACCIAMO DI...REPLICHE

Post n°3626 pubblicato il 21 Luglio 2020 da monellaccio19
 

 

 

Tra qualche  giorno  sarà  agosto e ovviamente, avremo ancora repliche su tutte le reti tv. Siamo partiti alcuni mesi fa con l'incalzare del virus e l'inibizione a produrre e mandare in onda novità e nuovi lavori prodotti per i mesi primaverili per giungere poi alle sospirate ferie estive, è partita a razzo questa ondata che non ha risparmiato nessuno, né la RAI né le tv private. Siamo stati convinti dal virus, eravamo obbligati dall'emergenza e ci siamo sciroppati di tutto e di più: alla nausea, gli schermi tv a furia di repliche senza date e senza remore, ci hanno fatto sembrare i nostri apparecchi tv modernissimi, ultrapiatti e appartenenti all'ultimissima generazione, vecchi televisori aventi la stessa età delle repliche. Tutte le sere guardo la tv e gli occhi si appannano: compare alla vista un vecchio Mivar che apparteneva ai miei, poi passato a me e mi riferisco al periodo del Risorgimento Italiano. Sembrava che l'apparecchio nuovo prendesse le forme e la postura del vecchio macinino ormai eliminato da decenni.  Sono mesi che viviamo tutti questa situazione e se all'inizio abbiamo avuto pazienza perché capivamo che fosse per forza di causa maggiore, ora cominciando a riflettere, ci stiamo rendendo conto che la situazione è insostenibile. Come alcuni hanno fatto notare, tutte le emittenti avrebbero potuto organizzare meglio le giornate tv smorte e non programmabili: potevano imbastire cicli di film, cicli teatrali, cicli di varietà, trasmissioni sullo stile di Techetechetè, ovvero spazzolare il passato ma con criterio mirato e puntare sulla qualità. Lo zibaldone preserale va bene: un potpourri che collocato nel momento della partenza del prime-time, ci sta benissimo. Ma subito dopo ci tocca un film visto decine di volte, uno spettacolo idem con patate, è tanto altro ancora (già visto) badando anche allo share per vincere le serate: beh siamo proprio con le pezze al culo. Tutto fritto e rifritto, scaldato e ripassato. Rai, Mediaset e altre tv private, senza senso della misura ci hanno servito minestre riscaldate a più non posso. Non si è salvato nessuno da questo massacro mediatico e nulla, dico nulla, è passato di nuovo. Credo che Piero Angela sarà il nuovo che avanza e...ho detto tutto, visto che i suoi interessanti programmi sono seguitissimi, ma hanno da una vita lo stesso cliché. Tutto il resto è noia e solo con Netflix e Prime Amazon si può rompere l'assedio. Io non pago questi signori, ma ho diritto a lamentarmi per scelte svogliate e di comodo. Perché di comodo? Perché tutto ciò che va in onda (in replica) non ha costi, non pesa sui bilanci e procura introiti pubblicitari molto cospicui per le tv private. La Rai di più: non solo entrate pubblicitarie, ma il nostro canone bello intonso e corposo. Se ci pensiamo, sono sei mesi di stretta produttiva, a settembre dovrebbero partire i nuovi programmi e le nuove produzioni. Intanto facciamoci di repliche anche il fine luglio e agosto. Non so più come appariranno nella mia fantasia i nuovi schermi, devo rammentare come erano i vecchi Pilco, Ponola, Telepunken ecc.ecc....mentre scrivo, mia moglie mi corregge: "Carle', guarda che si dice Philco, Phonola, Telefunken...". "Ma "forca" la miseria, non ne azzecco mai una?".

 
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monellaccio19
monellaccio19 il 21/07/20 alle 17:12 via WEB
Ad agosto saranno sei mesi di patimento. Da quel che leggo stanno già lavorando ai nuovi palinsesti, ma come te, non sono troppo ottimista. Una lagna che non rende a noi, ma a loro: non costa nulla e prendono soldi per la pubblicità e il canone. Bella serata carissima Elena.
 
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