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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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« BASTARDO E VIGLIACCO | FICTION E REALITY VANNO ... » |
Sono rientrato domenica sera da Milano e speravo ieri mattina, di essere presente come al solito nel blog. Invece, mentre ero seduto alla scrivania pronto a scrivere: "Chiappe flaccide, che dici se ti proponessi una sortita per andare al centro commerciale? Il frigo piange, lo abbiamo lasciato senza rifornimenti per una dozzina di giorni, sarebbe il caso, o no?". Azz! Una proposta indecente che mi aspettavo: "Giuggiolina, perché no, dimmi quando e...si va!". Mai bugia fu così sgamata all'istante: "Menti sapendo di...mentina, pinocchietto dal naso freddo, non verresti nemmeno morto e.....". "Mi spiace amo'...", la interrompo prima che parta l'orazione funebre: ".....tu mi fraintendi, perché non dovrei venire, è un momento particolare: compere, spesa, è sufficiente abbastanza per muoversi insieme, quindi...Perplessa e pensierosa, mi fissa e: "Vabbè, facciamola finita, dove è il trucco?". Comincio a ridere e accarezzandole il volto le sussurro: "Nessun trucco, fagiolino amoroso, ho piacere, è un'incombenza dovuta e non mi sottraggo!". Non si convince del tutto e azzarda: "D'accordo mr. Loffio, che dici, andiamo subito a votare e per le 10,00 ci muoviamo verso l'iper, così torniamo presto e potrai rimetterti al PC?", “OK...cara...”.Replico incazzato ...dentro!", "Sono contenta, vedrai che ci sbrighiamo presto e torniamo a casa per le 12,00". Che profezia ragazzi, che previsione! Siamo tornati a casa alle 13,30 e il colore dell'incazzatura era cambiato: dal nero era passato al nero pece...liquirizia! Come al solito abbiamo proceduto nell'iper, io con il carrello e lei a osservare, commentare e scegliere chiedendo il mio parere e, a prescindere da quale fosse, riponeva nel carrello. Tra l'altro, quando siamo in posti grandissimi e affollatissimi, ci perdiamo sempre: lei segue il suo itinerario basato su ciò che è scritto sulla nota, mentre io, con il carrello seguo sempre le gnocche. Tanto è vero che per ricongiungerci, dobbiamo telefonarci...addosso: "La smetti di fare il cretino?....Prego signora, passi pure...oh, grazie che cortese...ma prego signora le pare...fai il cascamorto con tutte...perché non lo fai anche con le racchie o le signore accompagnate dai mariti?". Sorrido beffardo: "Perché non vogliono, non possono rispondere, si vergognano....e poi le racchie? Ma dove esistono più le racchie? A parte te....non ne vedo in giro!!!!!". Ho dovuto sgommare con il carrello: una partenza a razzo con una prima ingranata velocemente, acceleratore a tavoletta e la frizione lasciata lentamente. Mi ha inseguito per tutto l'ipermercato mentre io gridavo: "Fermatela è pazza....è pazza....innamorata pazza...di me!
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