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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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La notizia non è nuova di zecca, la storia è nota da un bel po' e sin da giugno scorso, la sentenza emessa è divenuta esecutiva il 5 ottobre u.s. Tanto doveva accadere per le acque mosse con insistenza e appigliandosi ad ogni cavillo: la "commissione contenziosi" in seno al Senato della Repubblica, ha dovuto rivedere le disposizioni prese nel 2018 e ribadire l'effettiva situazione che si è determinata con la sentenza di giugno. Nessun rigetto è possibile, pertanto, si è preso atto che: "Quanto fu previsto nel 2018, si discosta sensibilmente dai paradigmi costituzionali in materia di certezza del diritto, legalità, eguaglianza, solidarietà, laddove tocca retroattivamente, i criteri di calcolo in base ai quali fu a suo tempo determinato, per ciascun parlamentare, il quantum della prestazione dovuta". Una mazzata che rimette tutto in gioco e ripristina le condizioni precedenti dei famosi vitalizi degli ex parlamentari,un nome per tutti: CICCIOLINA. Quindi: "Il provvedimento infatti incide sull’atto genetico costitutivo del diritto al vitalizio e non sul rapporto in essere, perché non interviene per giustificate esigenze a limitarne l’importo, ma modifica gli atti con cui furono predisposti i provvedimenti di liquidazione per i singoli parlamentari”. Non voglio tediarvi con i virgolettati laddove vi sono le ragioni pompose, tortuose e avvitanti che danno ragione ai penalizzati e rendono distorti i motivi per cui si provvide a tagliare i vitalizi. Hanno ragione loro purtroppo e per non intaccare i principi costituzionali posti a tutela della dignità della persona, dell'uguaglianza non solo formale ma anche sostanziale, e della solidarietà. In parole povere, si sono toccati i vitalizi che non solo spettavano per diritto espresso sulla carta costituzionale, ma soprattutto perché si è provveduto per quelli di minor entità, mentre non si sono toccati quelli di importo massimo. Una zuppa ricca di vari componenti che solo il linguaggio estremamente giuridico e massiccio, a braccetto con il politichese, ci informa che noi festosi e felici dei tagli ai personaggi "mangioni" e lardosi, ce lo prendiamo in quel posto noto come il "sedici". Visto? I 5 stelle volevano cambiare il mondo, volevano rivoltare calzini su calzini e non hanno pensato a leggere le leggi vigenti, entrare nello spirito puro e a comprendere come certi giochi di potere, non si possono assolutamente fare. Non è cambiato niente, il tempo lavora per loro e la domanda nasce spontanea: "Potrebbero mai far passare sul serio, leggi che poi debbano ritorcersi contro se stessi?". Ovvero, e non parlo di quelli che ci stanno oggi in parlamento, i quali fanno il possibile per conservare le loro poltrone costosissime, ma mi riferisco ai vari nomi come: Cicciolina, Gino Paoli, Claudio Martelli, Romano Prodi, il nostro Niki Vendola e tanti altri ancora, i quali non seggono più in parlamento e riprenderanno i loro ricchi vitalizi. Ah...dimenticavo: prenderanno anche gli arretrati dal 2018. Insomma, siamo sempre noi che paghiamo e sono sempre loro che intascano bonariamente, lecitamente e baciati dalla...fortuna. Ops...dimenticavo che per ora si parla di senato, ma la camera non sarà da meno alla luce della sentenza di giugno! Altro che fortuna, per me è culo, lo stesso che noi mettiamo a loro disposizione!
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