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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Trenta anni fa, uscimmo dal nucleare e pensavamo finisse là, dicendoci: non avremo problemi, saremo fuori dai pericolosi impicci e la rogna se la grattino quegli stati che vanno a braccetto con il nucleare. Oggi, mentre tutto l'arco alpino italiano ci nasconde alle sue spalle, 27 centrali nucleari dalla Francia alla Slovenia, noi ci vantiamo di essere esonerati, liberi e non schiavi del nucleare. Se accadesse qualcosa a un sola di quelle centrali alle nostre spalle, saremmo fottuti tutti...dalle Alpi alle Piramidi e magari dal Manzanarre al Reno! A parte la citazione manzoniana, quando una centrale va fuori fase, ciò che uccide e si spande non ha limiti certi e garantiti: potremmo essere coinvolti ma....noi non abbiamo il nucleare! Bella soddisfazione. Comunque, le leggi europee e quelle italiane sono molto chiare in proposito: i grandi stoccaggi vanno desinati in luoghi certi, sicuri e garantiti anche fuori dal nostro paese, mentre le piccole quantità che ogni nazione procura, deve essere stoccata diligentemente in casa propria seguendo determinati protocolli! All'uopo, esistono agenzie, commissioni e tante altre istituzioni italiane ed europee, perché tutto fili secondo le disposizioni. Ebbene sappiate che parliamo di disposizioni e soluzioni squisitamente tecniche, ovvero, professionisti che si attivano per studiare i problemi e le soluzioni necessarie. Noi abbiamo le nostre scorie: non sono molte, ma le produciamo e poiché non superano le grandi quantità, esse devono essere posizionate opportunamente nel nostro paese e messe in sicurezza. Da alcuni contesti industriali e dagli ospedali viene il grosso dei nostri veleni e sono anni che pian piano, cerchiamo di trovare le soluzioni per procedere secondo le direttive europee. Nel 2017 eravamo ancora a livelli bassi e l'EU ci scosse intimandoci di procedere come stavano facendo gli altri. Sapete come funziona da noi: cincischiamo, temporeggiamo, facciamo le tartarughe che corrono con in sacchi, certo è che il CNAPI preposto per affrontare il problema, finalmente approntò la mappa. Brutta parola la mappa, perciò non fu mai resa pubblica e volutamente secretata per non creare problemi, nessuno si è preoccupato più di tanto. Fino a quando, tanto per non scordarci, l'altro giorno due ministri del governo, l'hanno tirata fuori dal cilindro in cui era nascosta e l'hanno resa pubblica. Ora su questa mappa dovrebbe lavorare il governo poiché essa è solo "perfetta" dal punto di vista tecnico, ma no politico. E mo' so cazzi!!!! Scusate l'espressione ma come vedete in foto, quelli sono i siti interessati, per la serie "mettetele dove volete le scorie nucleari, ma no sotto il mio naso!!!" Pertanto, prossimamente su questi schermi 75mm Tood-Ao, ne vedremo e ne sentiremo delle belle. Faremo le estrazioni? Una lotteria? Allegare ai bidoni anche assegni corposi per il fastidio? Secondo voi come potrebbe andare a finire? La tarantella è iniziata, osservate i siti e immaginate come potrebbe andare a finire. Il tavolo è aperto. Il primo che dice: "Metteteveli su per il c..o", sarà volgare, ma credo che avrà azzeccato!
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