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OCCHIO A ORE 11...

Post n°3860 pubblicato il 24 Marzo 2021 da monellaccio19
 

 

 

Che tempi! Le portiere delle vetture a favore di vento, erano la passione di noi ragazzini con le prime pulsioni pruriginose, con i primi ammiccamenti e le maliziose sbirciatine. Non perdevamo occasione, si bighellonava facendo i turni di guardia, ognuno aveva  la mansione  della piccola vedetta ufficiale del gruppo: aveva il preciso compito di avvisare tempestivamente gli altri quando una macchina con una donna a bordo stava per fermarsi o parcheggiare. E noi, allupati mascalzoni, pronti a cogliere l'uscita della donna, rubare l'attimo prezioso in cui fatalmente, per uscire dall'auto, avrebbe mostrato (era questa l'incombente speranza) qualcosa di personale e di intimo! Bastava poco, ci accontentavamo di poco, un po' sopra il ginocchio, per noi era già il paradiso, occhi sbarrati fuori dalle orbite, spintoni e gomitate complici, sguardi assatanati tendenti a...frugare. Qualche volta poteva scappare qualcosa di più: un reggicalze appena visibile, una parte di coscia appena scoperta; era la fine, per noi era  l'apoteosi dell'inesplorabile, il raggiungimento di terre lontane e sconosciute. Che tempi la metà del secolo scorso, che momenti estasianti, che voli fantastici compivano le nostre imberbi fantasie! Poi, ahinoi, giunsero le portiere antivento e le aspettative scomparvero, si sciolsero come neve al sole. Dovemmo cambiare rotta e cercare altrove le occasioni per sconvolgere le menti e raccattare piacevoli scene piccanti. Oggi, invece, nessun problema: i tempi sono profondamente cambiati e i ragazzini hanno ben altro da vedere e da scoprire: hanno tante opportunità che noi non avevamo e "certe scene" sono rimaste solo nell'album del periodo antidiluviano. Ho visto foto  di personaggi famosi, bellissime donne, che scendono dalle auto, proponendosi in 3D e nello splendore della loro femminilità: senza ritegno e con evidente piacere, soprattutto il loro, mostrando di tutto e di più: si vedono parti intime e slip, quando ci sono e se ci sono, gambe lunghissime inguainate o meno, da aspettare qualche interminabile secondo, prima che si possa vedere chi sta scendendo. Fashion e glamour si fondono per rendere testimonianza all'uomo, bellezza e provocazione fanno a gara con trasgressione e proposte attizzanti. E' cambiato il mondo, noi "ragazzi anziani" ne prendiamo atto! Noi eravamo, in quel contesto, accesi e curiosi, voyeur e guardoni, monelli e malandrini. Il bon ton però, ieri come oggi, esiste ancora e scendere con classe e stile da una vettura, richiede una "cultura", un proporsi con malizia sì, ma senza scadere in basse esibizioni scolacciate e volutamente provocatorie. Alle donne si suggerisce di badare molto a questi piccoli dettagli, evitando flessioni di stile che denotano profili infimi e poco eleganti. Per quelli di oggi, giovani e anziani, donne o uomini, la domanda è una sola: "Paga ancora aver bon ton, anche nello scendere con grazia e garbo da una macchina?". Date un'occhiata al breve video, noterete comunque classe e stile anche se...talvolta qualcosa si scorge. Tuttavia la signora che avete visto per ultima, non era una nostra amica: 'na tirchia di quelle che manco un pezzo di caviglia mostrava! 

 

 

 
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prolocoserdiana
prolocoserdiana il 24/03/21 alle 10:38 via WEB
Stavolta, amicone mio, siamo in totale disaccordo. Come ben sai Il termine Eros -ἔρως – proviene dal greco che significa “desiderio”; la sua etimologia deriva, invece, dal verbo ἔραμαι “desiderare, amare”. Nella cultura greca, Eros rappresenta anche il dio dell’amore inteso come passione e attrazione. Mentre, nella dottrina filosofica è una forza cosmica: un principio che tende alla bellezza senza una netta distinzione fra la passione in sé e il dio stesso che la incarna. Si parla, per cui, di un concetto antico associato alla pulsione, alla brama, alla sessualità: tale concezione si ritrova soprattutto in ambito filosofico come un principio che unisce elementi contrastanti, senza annullare le loro parti. L’Eros è, infatti, la divinità primordiale per eccellenza, l’entità primigenia e vitale che vivifica il pensiero e la stessa filosofia. Ora che noi ragazzini o meno andassimo a spiare non era altro che una pulsione erotica innata in noi, e diversamente non si può definire dal momento che se scendeva un uomo ce ne poteva fregar di meno. Che di fatto ieri come oggi si possa scadere nelle mille provocazioni non implica che fissare due splendidi occhi crei le stesse pulsioni che fissare un bel fondoschiena od un altrettanto splendido seno o paia di gambe. Perdonami, ma alla base di ogni nostro qualsivoglia ricordo, anche infantile, non può non prescindere in questo preciso caso, da una forma di erotismo da sempre insito in noi. Ancora e allegramente, buona giornata. Bye, Sal
 
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