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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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Piccoli o grandi che siano, vi sono gesti che se compiuti in buona fede e con la speranza di divulgare messaggi utili alla comunità, assumono una valenza comunicativa molto vasta. Il maestro è il grande Ivan Fisher, tra i direttori più bravi al mondo e fondatore della Budapest Festival Orchestra: non ha esitato nel decidere di assumere la terza dose di vaccino durante un concerto. Plateale decisione, non è stato un colpo di scena ma dopo aver iniziato l'esibizione, ha temporaneamente interrotto la sua orchestra e raccolto il microfono, ha riferito alla folta platea: "Tutti debbono stare attenti a farsi vaccinare". Quindi ha ripreso a dirigere e con una mano (con l'altra agitava la bacchetta direzionale), si è tolto la giacca e rimasto in camicia, dove era stato tagliato un pezzo di stoffa per l'inoculazione, ha offerto il braccio sinistro alla persona preposta. Tutto in un attimo, senza perdere una battuta musicale e senza una smorfia mentre era concentrato nel suo...lavoro! Grandi applausi alla fine del concerto: un gesto molto significativo quello del maestro e gli spettatori hanno gradito la "comunicazione" diretta e personale, oltre l'esibizione per cui erano raccolte tante persone all'aperto in un parco. C'è da aumentare la consapevolezza sulla necessità del vaccino, abbiamo fretta di tornare alla vita normale, esattamente quella che facevamo prima. A buoni intenditori poche parole dovrebbero bastare...spero!
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