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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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La nazionale azzurra femminile di pallavolo, ha conquistato con merito e determinazione il titolo Europeo: ci mancava da dodici anni! L'esultanza delle ragazze è stata travolgente, una gioia indescrivibile le ha elettrizzate e la frenesia ha permesso loro di liberarsi di un magone che da un mese circa, le accompagnava mentre si preparavano e si allenavano per questo campionato Europeo. Alle olimpiadi, appunto un mese fa, sono state buttate fuori e non hanno reso come al solito, si notava la mancanza di concentrazione: seguii alcune partite allora, ed era evidente che la squadra c'era, si batteva, ma la testa era altrove. Beh ci siamo rimasti male all'epoca e le ragazze tornarono a casa abbattute e dispiaciute. L'allenatore Mazzanti ebbe a fare dichiarazioni severe, puntò le ragazze accusandole di seguire troppo i social: erano sempre con i cellulari in mano, smanettavano continuamente e probabilmente fu un grave motivo perché le pallavoliste italiane non erano quasi mai in partita. Il recupero che il coach ha ottenuto in un solo mese, è strabiliante, un recupero eccezionale per come abbiano giocato questo europeo. Molti si chiedono come abbia potuto riprendere la squadra, riportarla a standard eccezionali e condurle alla vittoria contro la Serbia, in finale e ancor più...in casa loro? Un miracolo? Un caso? No, credo proprio di no. La nostra giocatrice più rappresentativa Paola Egonu (italianissima di colore) è stata la più veemente dopo la vittoria: "Dopo tutta la merda...i campioni siamo noi", ha gridato davanti alle telecamere. Lo ha fatto scaricando tutta la rabbia e la tensione che aveva in corpo. Ma voi pensate che il ct abbia tolto loro i cellulari? Ritenete che lo abbia fatto solo perché reputasse che fosse quella la ragione per cui avessero perso la dovuta concentrazione? No, non penso proprio, la verità è che un concorso di cause abbia portato le ragazze a tornare prima a casa da Tokio: la mazzata l'hanno sentita, la loro sensibilità toccata duramente, ha fatto perdere loro un treno importante e le accuse mosse sui giornali da Mazzanti, hanno toccato duramente la dignità professionale sensibilizzando le loro coscienze. Infine lasciatemelo dire: è come il ragazzino che sbaglia, il papà si è infuriato e le parole sono state sferzanti. Accade e...senza ricorrere alla violenza.
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