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UNA QUESTIONE DI PRINCIPIO...O NO?

Post n°4244 pubblicato il 16 Aprile 2022 da monellaccio19
 

 

 

 

 

Non era Pasqua se a tavola non c'era il tradizionale agnello al forno. Poi le coscienze cominciarono a ribellarsi, gli animalisti assunsero posizioni decise e irremovibili, cominciarono le loro battaglie con i vegetariani per la difesa degli animali in genere e dell'agnellino in particolare. Si calcola che entro Pasqua, almeno 300 mila unità finiranno al macello per usufruire della loro tenera carne. Quest'anno Bruno Bozzetto animatore, disegnatore e regista molto noto per i suoi cartoni animati, si batte per salvare l'agnello. Per una Pasqua senza sofferenza, Bozzetto e l'associazione "Animal Equality", hanno pressato anche il governo perché intensificasse sulle strade italiane, i controlli delle forze dell'ordine per i trasporti con carichi di animali vivi. Spesso viaggiano come... "bestie" e non sono cautelati da quelle attenzioni che la legge prevede. Il retro di questa medaglia invece, si contrappone alla battaglia di cui vi ho scritto: il Presidente di Coldiretti del Lazio, si è lanciato in una campagna tipo "ultima spiaggia". Ovvero l'appello è: "Chi mangia carne d'agnello a Pasqua, salva un pastore". Detto così mi sembra politicamente scorretto, ovvero, il pastore dovrebbe essere in crisi (ed è vero), ma essere anche sull'orlo di un baratro, se non vende gli agnelli? Metterla così è piuttosto imbarazzante e poiché si calcola che il 40% degli italiani mangerà carne a Pasqua, il rimanente 60% non spenderà per l'agnello. Visto che quadro? Decidete voi, io non tifo per nessuno, vi ho riportato la situazione attuale e c'è da decidere con quale faccia della medaglia...mangiare!

 
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Spiky03
Spiky03 il 16/04/22 alle 12:44 via WEB

"Gesù celebrò la Pasqua senza agnello"L'usanza di mangiare agnello risale a popolazioni semi-nomadi. Nella notte immediatamente precedente la partenza per i pascoli estivi: al chiaro della luna piena si immolavano i primi nati del gregge, il cui sangue veniva impiegato a scopo apotropaico, propiziatorio per proteggere pastori e greggi da influenze demoniache.
L'usanza di mangiare l'agnello a Pasqua per i cristiani, dunque, è un rito "copiato" all'ebraismo.
Non per fede, ma per "business". Dunque il consumo di agnello fu lasciato, non sappiamo se incoraggiato, ma sicuramente neppure mai osteggiato dal Cristianesimo diventato religione ufficiale, per motivi di "marketing", di "affari". Non un business economico, ma un business politico, strategico.
Da parte mia auguro una buona Pasqua solo a chi non mangia l'agnello!"non transigo"
Buon sabato a te monel;)

 
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