|
Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, come prevede la normativa n.62 del 2001. Alcune foto di questo blog e del relativo profilo e/o sito sono state reperite sul web. Ove fosse stato violato il diritto di copyright, prego i proprietari di darmene avviso, per la relativa rimozione. Ogni testo e foto di mia proprietà non possono essere copiati o riprodotti, senza mia autorizzazione, ai sensi della normativa n.29 del 2001.
Menu
Area personale
Chi può scrivere sul blog
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
« SOTTO A CHI TOCCA! | IL POSTO FISSO DI CHECCO... » |
Secondo me, anche i polli sono stanchi di ridere! E' una frase fatta, ma se si abusa delle situazioni in cui il comportamento e l'atteggiamento di taluni supera ogni limite umano, allora i polli si rompono gli ammennicoli e non ridono più! Agli esami per il concorso scuola una ennesima bestialità, evidente e provata, è saltata fuori per la prova orale: discussione sulla "razza europea". Allora, se ci fossero i polli a ridere sarebbe il minimo, ma quando poi vien fuori un prof che abbia studiato e si faccia una bella risata, tutto dimostra che questo paese, nelle sue primarie istituzioni, presenta grosse falle. Non stupiamoci poi delle ricerche e delle cifre ufficiali di quanti leggano i giovani, di quanti sappiano scrivere decentemente la lingua italiana e i ragazzi che non capiscano un traccia o un argomento da trattare. Il professore Vaccarelli: "Una razza che non esiste, non lo si scopre oggi e l'argomento non è proponibile né discutibile". Non esiste la razza europea, così come non esiste la razza africana e quella asiatica. Il concetto di razza, riconosciuto dalla comunità scientifica, fondato sulle diversità biologiche, è fuori da ogni fondamento. Diversità geografiche, ragioni di tempo, non confermano diversità di razze. Ovvero le razze non esistono e per risalire al punto centrale delle diversità, dovremmo tornare a 200 mila anni fa. Vabbè mi fermo qua e come dimostrato dalla scienza, le diversità tra uomini di questo pianeta, colore della pelle, forme degli occhi e altri dettagli, sono dovuti esclusivamente a piccole mutazioni biologiche causate dall'adattamento ai diversi climi della terra. "Di più nin zo!".
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |