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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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« E' STATO FESTEGGIATO E... | E' TUTTA 'NA FINTA! » |
A proposito di stereotipi e noiosi luoghi comuni che si rincorrono perpetuamente, Gigi D'Alessio è uno dei più perseguitati: preso sempre di mira sui social e sempre sotto pressione per le sue canzoni e le sue esibizioni canore, partecipa ai programmi tv e grazie al suo manager, è lì pronto a lavorare come è giusto che sia. Ebbene, io invece, devo molto a Gigi D'Alessio: eravamo intorno alla fine del primo decennio del terzo millennio e purtroppo giacevo in un letto d'ospedale. Ero ricoverato e passavo i giorni per curare una patologia piuttosto grave che mi aveva colpito pesantemente. Sopportavo cure, medicinali e altro ancora, ero sempre sedato e spesso cadevo in lunghi e pesanti letarghi. Spesso mi dovevano scuotere per svegliarmi o perchè non fossi sempre in quello stato comatoso. I medici, specie il Prof che mi seguiva personalmente poiché era un grande amico, mi tenevano d'occhio e tutti speravano che alcuni medicinali mi tirassero fuori dal grave malore che mi aveva colpito. Un giorno capitò che sul comodino frapposto tra il mio letto e quello del paziente accanto a me, la radio era accesa e andò in onda una canzone di Gigi D'Alessio. Non so esattamente cosa accadde, riconobbi Gigi e mi destai di soprassalto, mi guardai intorno e...spensi la radio! Credo avrei dovuto dargli la vita in quel momento e invece...mi riaddormentai!
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