CARICO A CHIACCHIERE

E' esattamente questo il punto di domanda da superare e da eliminare, visto che in mancanza di testimoni, nessuno può asserire o certificare i tempi. Il sindacalista, sostiene che la donna non ha avuto alcuna reazione all'inizio e quindi la donne era consenziente. Poiché spetterebbe alla donna "certificare" i tempi, si dovrebbe immaginare che sempre in mancanza di testimoni, la donna si sia ribellata subito e tentato di evitare la violenza. Orbene, chi potrebbe essere quella donna che faccia sesso volutamente con un uomo e indi poscia, passi a denunciare una violenza, uno stupro? Situazione ricorrente, laddove la donna è perdente e deve con la sua parola affermare di essere stata violentata. La giurisprudenza va oltre le leggi dei codici e in tala caso, indica le vie da percorrere, a prescindere dai postulati. L'avvocato difensore del sindacalista suggerisce al suo cliente di sostenere a priori che la donna non si è opposta nei termini di legge e quindi ha proceduto, l'avvocato difensore pone l'accento su una donna aggredita e che per ovvie ragioni, deve farsi credere sulla parola, mentre l'uomo sempre sulla parola, è creduto! Oggi va così e da come viene sollecitato il problema e per come vadano ormai alla grande stupri e violenza sessuale, pare che vi siano molti uomini pronti a sfidare la sorte nonostante la loro dannata malattia perversa. E' una questione di cultura e di civiltà, le donne devono fori da questi giochi perversi in cui sguazzano maschi troppo audaci e pronti a rischiare...l'innocenza! Buona serata.