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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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Vabbè, però così è facile! Questi giapponesi, se non esistessero, dovremmo inventarli. L'ultima trovata che ci giunge dal paese del Sol Levante, è originale, interessante ed è...legge per la città di Yamagata. Per legge approvata dal comune, gli abitanti di questa ridente e amena cittadina, devono ridere almeno una volta al giorno! Quindi si mettessero di buzzo buono e una bella risata se la facessero ogni giorno. Se poi non hanno "uccelli amari per la testa", allora, ridere spesso e volentieri è la panacea fondamentale per evitare una morte precoce, godere sempre di buona salute e condurre una vita serena e felice. Mo' a questi chi glielo dice che non sempre è facile ridere, se non vi sono propedeutiche circostanze e sollecitazioni per ridere? Avere problemi di salute, di condizioni di vita disagiate e altre incombenze, non possono condizionare il sorriso, quindi l'opposizione è contraria alla decisione della maggioranza: "Non si può ridere per legge!". Sarà anche vero, tuttavia, perché non provare? In Giappone non vi sono condizioni sociali come capita in altri paesi: tutti sono felici, contenti, lavorano sodo e solo eventuali malattie potrebbero alienare il sorriso. Comunque ogni otto del mese si festeggia il giorno del sorriso...stabilito per legge. Chi non ci sta, cambiasse paese e venisse in...Italia! Da noi non c'è più niente da ridere, solo lacrime amare!
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