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« STAVAMO TUTTI IN PENSIERODILETTIAMOCI PURE...MA COME? »

POTEVA ACCADERE OVUNQUE...O NO?

Post n°2536 pubblicato il 09 Ottobre 2017 da monellaccio19
 

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Vi sono luoghi comuni, leggende metropolitane ormai sclerotizzate nel tempo: si offendevano città (compresa la mia) a causa di scippi, furti e borseggi. "Dove vai? A Bari? Occhio alla borsa, specie quando sei in centro". "Fai un salto a Napoli? Occhio che là sparano senza remore, ti trovi immischiato in una faida di camorristi e te ne accorgi solo quando cominci a perdere sangue". Sono solo esempi di come un tempo non tanto lontano, si avvisavano amici e parenti quando si apprestavano a visitare o andarci per lavoro, città e luoghi che nel tempo si erano conquistate nomee non incoraggianti. I fatti reali non zittivano le dicerie, le enfatizzazioni di certi frangenti e la facile retorica  con cui le malelingue facevano scempio gratuito di pecche tipiche del nostro meridione. Poi le cose cominciarono a cambiare, più attenzione da parte delle autorità competenti, le vie e le strade più a rischio hanno cominciato ad essere percorse da falchi della polizia su moto anonime, più controlli e più presenza di polizia e carabinieri per prevenire. I risultati sono evidenti e i dati ci dicono che molti passi in avanti siano stati fatti. Però, per colpa dei soliti idioti, le città restano sempre sotto tiro perché si continua a generalizzare: un paio di scippi non autorizzano nessuno a dire che a Bari o a Napoli si delinque liberamente e normalmente tanto da rendere queste città molto pericolose e invivibili. Ormai ci sono posti in tutto il mondo dove avvenimenti del genere sono all'ordine del giorno. Cionondimeno, si parla sempre di quei posti dove quei fattacci avvenivano prima e l'etichetta difficilmente te la tolgono di dosso. Comunque, a prescindere da tutti i posti e i luoghi più o meno imputati, viviamo un tempo difficile e certe situazioni vanno considerate anche in relazione alla società attuale. A Castelvolturno (CE) arriva un coppia di giovani francesi in bici: stanno facendo il giro del mondo, una "passeggiata" ricca di emozioni, esperienze, passione per i posti che visitano e amore per l'esclusiva modalità del viaggio. Ebbene costoro, provenienti dalla Francia e partiti da Hong Kong, avevano percorso 15 mila kilometri in undici mesi di viaggio, sono giunti a Castelvolturno e hanno pensato bene di soffermarsi sul litorale bellissimo della costa casertana. Beh, in cinque minuti, non hanno fatto sparire la bici dell'uomo? L'ha postata su Facebook quasi piangendo e pregando i ladri di restituirla con i sacchi appesi perché la dentro c'era tutto ciò che possedeva il medico derubato:  la vita era nei borsoni appesi, i suoi averi e soprattutto, ciò che gli avrebbe consentito la continuazione del viaggio con la moglie.  Concludo: secondo voi è un caso che questo signore giunto in Campania dopo aver percorso 15 mila km e attraversato mezzo mondo, sia stato derubato proprio là a Castelvolturno? Come racconterà nel suo paese, ai suoi amici, la brutta avventura? Che idea si faranno di noi e dei campani? Io suggerirei ai sottrattori di restituire la bici con tutto ciò che aveva a "bordo". Faranno una bella figura loro e noi tutti! E magari la smettiamo con i luoghi comuni, o no?  

 
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monellaccio19
monellaccio19 il 10/10/17 alle 08:07 via WEB
Intanto la città è pronta a donare la nuova bici al francese. Se il ladro poi restituisse il resto, sarà il tripudio dell'onestà! Hai ragione, il buonismo fuori posto ha peggiorato le cose, quel modo sciatto di affrontare i problemi e quella insufficienza che depone a sfavore delle nostre città. Cultura, educazione e lavoro sono fondamentali per scardinare l'odioso delinquere spicciolo. Buon lavoro Nina.
 
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