Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
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Messaggi di Novembre 2017

TRA UNO SFOTTO' E L'ALTRO

Post n°2611 pubblicato il 16 Novembre 2017 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19


Risultati immagini per la panchina ikea che ci sfotte


A questo punto lo sfottò ci sta tutto: si inseguono in rete battute e vignette e finché sono i tifosi a pizzicarsi verbalmente con vibranti e pungenti commenti, va anche bene: sempre meglio delle violenze in campo e fuori. Questa vignetta divertente pare che venga da un twitter della società IKEA. Un regalino a Ventura che ritengo non sarà gradito. Del resto, ammettendo la buona volontà della maestosa azienda svedese, v'è la aperta volontà di consolare il nostro CT. Noi, prima di essere buttati furori dal mondiale, non siamo stati da meno rivolgendoci agli svedesi: "Voi avete solo l'Ikea e vi rubiamo le matite!". Scambi divertenti e insinuazioni beffarde e graffianti. Ora l'Italia è fuori, loro sono dentro e hanno alzato la cresta: vabbè, come si dice, chi sta sotto prende mazzate! In questo scontro tuttavia, c'è da rilevare una intrusione nostrana che fa piacere leggere: siamo abituati a dividerci su tutto, ci scapigliamo su ogni materia e su ogni problema, ma quando c'è da "...stringersi a corte..." non abbiamo rivali, sappiamo fare gruppo solido e massiccio, pronti a difendere il paese e tutto ciò che ci appartiene. Povero Ventura, in fondo mi era anche simpatico, tuttavia si è guadagnato l'attacco che arriva da tutte le longitudini e se li deve tenere. Almeno c'è chi, dopo la panchina dell'Ikea, abbia pensato bene di consolarlo ironicamente ma  con gusto e stile italiano, nulla a che vedere con le squallide produzioni dell'Ikea, dove i tarli muoiono di...fame!


Risultati immagini per panchine per ventura

 


A sinistra lo sfottò dell'Ikea, a destra la consolazione italiana con classe e stile.

 

 

 
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UNA LUNGA STORIA DA...FRATELLI D'ITALIA

Post n°2610 pubblicato il 15 Novembre 2017 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

Risultati immagini per fratelli d'italia inno di mameli




Era ora! Abbiamo sempre pensato che lo fosse, pochi sapevano che non lo era, ora sappiamo tutti che lo è! Una provvisorietà che è durata oltre settanta anni, lo abbiamo cantato tutti con convinzione, con l'anima e con il cuore; la lacrimuccia talvolta ci ha tradito, la mano destra spesso ci scappava sul cuore, ma  l' "Inno di Mameli" era sempre stato il nostro canto patriottico, l'inno ufficiale italiano che ci hanno insegnato sin dai tempi della scuola. Oggi finalmente (quando si dice l'Italia e i suoi problemi), il Senato Italiano ha approvato definitivamente  "Fratelli d'Italia" con la musica di Mameli e il testo di Novaro, come inno ufficiale e possiamo finalmente avere il diritto istituzionale, di avere anche noi un inno da cantare all'occasione, legittimati dalla legge. Nel 1946 De Gasperi lo volle mantenere, ma come al solito, tira di qua, tira di la, metti d'accordo tizio con caio, metti i leghisti che volevano a tutti i costi il "Va' pensiero" di Verdi, alla fine a maggioranza, la chiudiamo oggi questa scelta dopo 71 anni. E' vero, come dicevano gli inglesi in tempi non sospetti: "Noi italiani siamo da operetta". Viva l'Italia.

 
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TRA UN PO' TOCCA AL "BLACK FRIDAY"

Post n°2609 pubblicato il 15 Novembre 2017 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

Risultati immagini per black friday


Desidero ricordarlo oggi con un po' di anticipo perché dopo potrebbe essere già troppo tardi. Saprete tutti che il prossimo 24 novembre vi sarà il consueto appuntamento del "Black Friday". Sarà il grande giorno per spendere bene i propri soldi: tutti i grandi centri commerciali del pianeta e tutte le grandi catene di vendita on line più famose e prestigiose, dedicheranno quel venerdì 24 novembre, alle vendite stratosferiche, le più vantaggiose che mai siano state fatte in tutto l'anno. Una tradizione che nasce in America a seguito della "Festa del Ringraziamento" che si celebra ogni anno il quarto giovedì di novembre (quest'anno sarà il 23 novembre). Una vecchia usanza che dura da secoli e secoli e come spesso accade, da festività civile e religiosa, col tempo si connota diversamente, arricchendosi di iniziative curiose. Alcuni giorni fa la famosissima catena "Alibaba", ha lanciato una giornata di vendite a prezzo stracciato, macché dico stracciato, a prezzo quasi azzerato: di tutto e di più è stato venduto nelle 24 ore del 11 novembre scorso. L'occasione è stata la festa dei singoli, un buon motivo per lanciare la campagna che ha procurato alla immensa catena di vendita on line, 25 miliardi di dollari in un giorno. Pensate che sono partiti quasi 800 milioni di pacchi per gli angoli più disparati del mondo: dall'ago al carro armato, è partito di tutto e del resto, il totale fatturato è lì ad indicare un cifra da paura. Ebbene, come dicevo prima, a seguito del colpaccio fatto da "Alibaba", molti di questi venditori  in rete, non aspetteranno il "Venerdì Nero" del 24 e hanno già  cominciato, senza troppo chiasso e con una velata moderazione, a vendere sottocosto. Quindi le buone offerte sono già sulla rete e se i pezzi sono limitati, si rischia di perdere l'affare del secolo. Pertanto vi invito a curiosare su Amazon e simili, ficcate il naso e scoprite se vi sono affari che possano interessarvi. Non perdete tempo, le grandi offerte in questi casi, non si possono preventivare né presumere, si fanno a basta se notate il prodotto che vi interessi. Forza, c'è crisi, manca il lavoro, mancano i soldini però quando ci sono questi ultra saldi, allora passate ai rogiti notarli e comprate, comprate e...comprate. "Domani sarà un altro giorno"...chessò, il 16 novembre?

 
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IL VITTIMISMO DI 60 MILIONI DI CT

Post n°2608 pubblicato il 14 Novembre 2017 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

Risultati immagini per nazionale calcio italia



Partiamo dal solito vittimismo italiota: se non ci lamentiamo non siamo italiani, se le vicende calcistiche  azzurre  sono finite in malo modo ieri sera, lo sapevamo tutti e se non ne avevamo la certezza, era solo per quel pizzico di speranza che abbiamo nutrito fino al fischio finale dell'arbitro. Piangiamo come Buffon, ci lamentiamo perché in tutte e due le partite siamo stati vittime dei due arbitraggi: un turco e uno spagnolo non sono stati giusti nei nostri confronti. Poi la solita tiritera dei 60 milioni circa di commissari tecnici che vanta il nostro paese: dovremmo tutti sedere una volta per uno in panchina, per esperire le nostre scelte tecniche che non coincidono mai con quelle del CT designato. Questa nazionale sapevamo tutti quanto valesse: sia Ventura, operaio volenteroso, onesto e di livello medio/basso, sia i calciatori della rosa, non sono mai stati all'altezza della situazione. Tutti talentuosi, tutti capaci e tutti bravi; ma la caratura, lo spessore, il carisma dei predecessori, quelli che abbiamo visto all'opera fino a qualche tempo fa, dove è finito? Tavecchio il presidente della Federazione, sapevamo tutti che fosse una scartina messa lì per giochi politici dei veri capi che sono operosi, ma nell'ombra. Questa federazione, questa nazionale, sono uniformi, omologate alla nazione. Vivono gli stessi problemi d'identità, non hanno un profilo definito, non hanno un piano strutturale per costruire in 4/5 anni, una squadra forte e valorosa. Si improvvisa, si procede a lume di naso e alla fine, come tutte le situazioni italiane, quando si arriva al capolinea con un uscita clamorosa dal mondiale che si terrà in Russia nel 2018, non c'è un colpevole, una persona che si assuma la piena responsabilità e dica: "Ho sbagliato e faccio un passo indietro!". Ha sempre funzionato così da noi, è nel nostro DNA e non aspettiamoci altro. Vedrete i balletti, le finte prese di posizione, sarà tutto inutile. Parliamo tutti, siamo tutti esperti, suggeriamo le formazioni, indichiamo chi debba sedere sulla panchina; persino Salvini ha trovato il modo per strumentalizzare questa uscita mesta dal mondiale, attribuendo la colpa ai forestieri, agli stranieri, alla mancanza delle razza bianca e italiana, nei vivai delle società di calcio che puntano solo sugli stranieri  di ogni nazionalità. Forse non ha torto il nostro populista pronto a cavalcare ogni tigre che gli passi davanti: il problema dei vivai, dei giovanissimi sui quali investire, è serio e i risultati si vedono: pochi talenti nostrani. Ma tutte le nazioni europee vivono questa situazione eppure, alcune sono ai vertici del calcio mondiale, vedi Spagna e Germania. Dimentichiamo senza troppi drammi la sberla di ieri sera, la vita riprende, chi ha sbagliato paghi, si tolga di mezzo senza mezzi termini e si proceda con una rifondazione reale e concreta: lavorare sodo per i prossimi anni, impostando una forte squadra e investendo sui giovani talenti. Improvvisare e campare alla giornata non serve a nessuno e guarda caso, vale per il calcio e per la politica: insieme e a braccetto, procedono con profonde similitudini deludendoci giorno dopo giorno. 

 
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MACCHERONI GRIFFATI

Post n°2607 pubblicato il 14 Novembre 2017 da monellaccio19
 
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Risultati immagini per pasta de Martino e dolce e gabbana


Non dovremmo stupirci più di niente, stiamo raggiungendo traguardi tali che ci metteranno nella condizione di dire: "Ma cos'altro potranno più inventarsi per valorizzare e commercializzare un prodotto?". Sarà una domanda sempre più frequente ma allo stesso tempo, sarà una domanda pleonastica, ovvia e scontata. Chi intraprende, chi deve inventarsi il lavoro, è obbligato a trovare nuove strade e interessanti percorsi per sostenere, dare visibilità ai suoi prodotti e all'attività commerciale. I segnali che si colgono oggi lasciano presagire sbocchi impensabili e strani, inimmaginabili e coraggiosi per le intese che potranno nascere un domani ormai prossimo. Orbene, a chi verrebbe mai in mente una "joint venture" tra i maccheroni e Dolce & Gabbana?  Il noto pastificio De Martino che si fa impacchettare la pasta in apposite confezioni firmate da D&G, è un trovata unica e proficua? O meglio, si spera che l'unione tra due griffe notissime, porti molto profitto ad entrambi? Come dimostra la foto in alto, le nuove confezioni riguardano i paccheri, pasta mista corta e gli immancabili spaghetti. La mano dei due grandi stilisti internazionali, si nota o no? Quando avremo da aprire un pacco di pasta della ditta De Martino, della confezione che ne faremo? Il punto è questo e come sempre, devo rilevare che parliamo di un target medio alto di clientela. Pertanto un pacco di spaghetti da 1 kg. costa intorno agli 11 euro, mentre  la scatola pregiata con 5 confezioni diverse di pasta, da Harrods a Londra, costa 186 euro. La pasta è buona, il  pastifico De Martino è nato nel 1912: un'antica tradizione, una scelta di materie prime selezionatissime, artigianalità, rispetto del territorio, un prodotto degno di rappresentare il "Made in Italy" in tutto il mondo. Dolce & Gabbana hanno volutamente scelto il pastificio di Gragnano, per unire fashion e tradizione, proprio con chi la pasta la sa fare e la fa da un secolo sempre allo stesso modo. La promozione tra l'altro è destinata ai giovani affinché scoprano la bellezza di due pilastri del nostro vanto produttivo. C'è un rammarico, c'è il prezzo che non rende abbordabile l'acquisto, ma come rinunciare allo stile di D&G e alla bontà del pastificio De Martino? Mi raccomando, siate attenti e se aprite il pacco per una bella spaghettata tra amici, salvate l'involucro, difendetelo dalla spazzatura, recuperatelo e mettetelo sul comodino ad imperitura memoria: ogni sera lo guarderete prima di andare a letto, lo apprezzerete per lo stile e  per la bontà degli spaghetti e poi penserete: "Ma con undici euro, quanti kili di pasta Divella, Barilla, De Cecco ecc.ecc. avrei potuto comprare?".


 
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