Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
scampoli, ritagli, frizzi e...lazzi

Area personale

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
Citazioni nei Blog Amici: 176
 

Ultime visite al Blog

monellaccio19hesse_fOgniGiornoRingrazioArianna1921e_d_e_l_w_e_i_s_sdivinacreatura59venereblu.aBugenhagen0dglVince198cassetta2DoNnA.Sgryllo73apungi1950bubriska
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

Messaggi di Novembre 2017

FICTION FARSA O GROTTESCA?

Post n°2606 pubblicato il 13 Novembre 2017 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19




Gli errori sono all'ordine del giorno, tutti possiamo sbagliare e purtroppo ci sono occasioni in cui l'errore fatto sia più grave di quanto si possa immaginare. Domenica sera in prima serata è andata in onda la farsa grottesca su Canale 5. La prima puntata della fiction "Rosy Abate", un ritorno attesissimo per gli appassionati del genere: dopo un ventina di minuti dall'inizio accade l'imprevisto che pochi avranno notato: la protagonista Rosy Abate, riceve un biglietto con su scritto un numero di cellulare: un numero ben visibile, ripreso in primo piano per alcuni lunghi secondi. La Rosy, guarda a bene quel numero, lo fissa nella memoria, stropiccia il biglietto perché non sa se chiamare o meno. Una scena bellissima, drammatica, una forte indecisione anima la brava attrice Giulia Michelini. il dramma è palese, chiamare o non chiamare è importante, la tensione sale. Beh, credo che se  l'intestatario del numero ben visibile sullo schermo, fosse stato tra i telespettatori si sarebbe precipitato a togliere immediatamente la SIM dallo smartphone. Il numero scritto sul biglietto era il suo e a partire dalla tarda serata, è stato un tambureggiante squillare del telefonino! Per tutta la notte la signora in possesso del cellulare, non ha chiuso occhio e le sciocchezze dette al telefono erano del tipo: "Rosy Abate non fai paura, vengo lì e ti ammazzo!". Non vi racconto cosa abbia passato la signora in quanto il marito era assente perché in Svizzera per lavoro, ma credo che ricorderà per tutta la vita gli insulti, le minacce e il dileggio per il ruolo non desiderato. Le hanno dato della "mafiosa", qualcuno ha anche cercato di farsi raccomandare per avere un lavoro, insomma, sembrava di stare sulla RAI e no su Mediaset, ossia, è accaduto "Di tutto e di più". La coppia di Domodossola sarà ancora presa da questo brutto incidente, la moglie poverina, non ha capito subito di cosa si trattasse, riceveva queste telefonate e non realizzava di trovarsi al centro di un madornale errore. Vedremo se ci saranno degli strascichi, resta tuttavia la leggerezza di una scelta avventata e imprevista. Ora due sono le possibilità: o buttano via la sim i signori piemontesi, oppure tengano il numero e sfruttino l'occasione: oggi passare per mafiosi, a parte le testate prese sul naso all'improvviso, può essere conveniente. Visto mai che.....

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

MARTINA HA VINTO LA SUA BATTAGLIA

Post n°2605 pubblicato il 13 Novembre 2017 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

Risultati immagini per martina diabetica respinta discoteca


Dissi tempo addietro, quanto fosse piacevole scrivere un post riferendosi ad una bella notizia. La storia di Martina o meglio la brutta vicenda vissuta mentre si accingeva ad entrare nella discoteca "Old Fashion" a Milano, aveva colpito un po' tutti passando sui giornali. Martina era stata respinta perché in possesso di alcune bustine di zucchero e un bottiglietta contenente un succo di frutta. La ragazza è diabetica e quella roba non è ammessa in discoteca per ovvie ragioni di sicurezza (droga, liquidi, rischio attentati), eppure erano le sue ancore di salvezza in caso di calo glicemico che spesso sorprende i diabetici. Martina ci rimase malissimo quella sera, la notizia aveva fatto il giro della rete e la discoteca ne era uscita malconcia per le critiche feroci. Ora, il proprietario ha preso una importante decisione: all'ingresso sarà distribuito gratis a chi dimostrerà la patologia anche con il tesserino medico, un kit salvavita con zucchero e succo. Un piccolo passo per non ghettizzare una persona affetta da glicemia ballerina e consentirle l'ingresso come tutti, in discoteca. Il signor Roberto Cominardi, tra l'altro, ha deciso di organizzare una serata speciale sul diabete e devolverà il ricavato dell'evento al S.Raffaele di Milano per la ricerca. "Ho sbagliato nel  rispetto della legge..." ha spiegato il titolare del "Old Fashion: "...ma spero di farmi perdonare. Anzi mi auguro che tutte le discoteche ricorrano a questa iniziativa, evitando di bloccare all'ingresso persone in possesso di zucchero e succo che sono sostanze importanti per loro!". Bravo Roberto, così si fa. Te lo dice un diabetico.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

UNA CODA PER UN SELFIE

Post n°2604 pubblicato il 12 Novembre 2017 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

Risultati immagini per chiara ferragni



A proposito di code inutili affrontate per motivi ameni e/o per "impossessarsi" di uno smartphone così come vi ho raccontato nel post precedente, vi confesso che ieri sera ero a Milano ed essendo libero per il cazzeggio in centro, ho voluto fare un'esperienza nuova. Non ho mai fatto code in vita mia che non fossero necessarie e inevitabili: posta, banche, ospedali, ambulatori medici, uffici della pubblica amministrazione. Ieri sera la ghiotta occasione non ho saputo rifiutarla: io e mia moglie eravamo in Corso Vittorio Emanuele nei pressi del negozio Yamamay che come ben sapete tratta intimo femminile. Abbiamo notato un crocchio di persone che si agitavano davanti all'ingresso e incuriositi abbiamo chiesto: "Scusate, è accaduto qualcosa?". Concitata e fuori dalla ragione, quasi con le lacrime agli occhi, una giovanissima ragazza: "Coooome? C'è Chiara Ferrangi dentro, è disponibile per tutti noi, ci concede un selfie se avremo la pazienza di attendere il nostro turno!". Erano trecento (circa), erano giovani e forti ed erano in visibilio per quello che sarebbe accaduto. Ho deciso su due piedi, non ho avuto esitazioni: "Amo' fatti un giro per negozi, io resto qua, voglio provare anch'io l'ebrezza della...coda inutile". Mi ha guardato con un certo disgusto, mi ha fulminato con lo sguardo e mi ha detto: "Va dove ti porta il cuore Auricchio che non sei altro!". Detto fatto, lei è andata per vetrine (ho sperato) e io ho guadagnato la posizione nella fila. "Scusi? Che fa spinge? E poi, alla sua età, le interessa tanto la Ferragni?". Sono arrossito mentre la signorina in coda mi redarguiva: "Beh, francamente vorrei entrare per comprare un reggiseno...". La scusa ha funzionato e cosi, tra una spintarella e l'altra, ho partecipato alla grande kermesse per fare un selfie con l'importante blogger con tutti i suoi titoli e meriti. Ad un tratto, mentre era vicino a me una signora elegante e non troppo giovane, le ho rivolto un sorriso dei migliori e le ho chiesto: "Lei è qui per Fedez?". Se lo sguardo avesse potuto uccidere, sarei rimasto fulminato: "No! Sono qui per la Chiara...lui non c'è!". Non ho potuto far altro che esclamare un discreto: "Pardon!". Beh, ho tenuto duro per un ora e un quarto, guadagnavamo centimetri poco alla volta e la strada da percorrere era ancora troppo lunga. Ho sbirciato all'interno, troppa confusione, ma sono risuscito a vederla di straforo: sorridente e felice, stava promozionando un capo intimo disegnato da lei per Yamamay. Le ragazze e solo qualche maschietto, facevano a gomitate per accostarsi a lei e scattare selfie. Ho girato i tacchi e ho accennato all'uscita dalla fila: "Beh??? Che fa rinuncia?...." La signora mi aveva preso di mira e mi teneva d'occhio: "Ehm...veramente devo andare, mia moglie mi aspetta e non vorrei tardare...". In quel momento poco distante da noi: "Ma no, sono qui, resta pure caro, io intanto aspetto e faccio un altro giretto...". No, ho mollato tutto, ho salutato la signora e mi sono diretto subito verso mia moglie. Perché? Perché mentre mi diceva di restare, agitava paurosamente la sua carta di credito! Code per un selfie? No, grazie preferisco...vivere!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

MELA...SUONO E MELA...CANTO

Post n°2603 pubblicato il 12 Novembre 2017 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

Travestono un ascensore da Apple Store: decine di persone si mettono in fila


Sapete che il 3 novembre scorso sia stato il giorno fatidico per l'entrata ufficiale sul mercato dello smartphone Apple X. Un orpello che in tanti volevano avere: prenotato a tempo debito, per possederlo, hanno fatto la fila davanti ai negozi con la classica insegna della mela morsa. Un aggeggio che costa 1.100/1.300 euro era la meta finale e la follia della gente a volte non la si comprende per queste strampalate scelte: non solo per la somma, ma anche per le code lunghissime affrontate a partire dalla sera prima. Passare una nottata all'addiaccio per uno smartphone credetemi, mi fa star male solo a pensarci. Dunque, stante questa situazione, a New York v'è stato un vero e proprio assalto poiché i punti vendita della Apple sono tanti e le code si sono subito create davanti a tutti i negozi, nessuno escluso. Quando si dice cecità metropolitana e immedesimazione nel problema, gli effetti nocivi sono tali che una riflessione pacata e profonda sia necessaria per tutti. Come vedete dalla foto, sulla 23 strada in quel di NYC, davanti all'ingresso del centro Apple, si è creata subito la coda per giungere al tanto sospirato Apple X. Avete visto bene la classica vetrata che contraddistingue i negozi della mela morsa? Ebbene, quella vetrata altro non è che un bel, grande, vano ascensore su cui un gruppo di burloni si è divertito a inscenare uno dei più grandi scherzi possibili e immaginabili: hanno approntato l'insegna, l'ingresso, preparato il personale con le divise ufficiali e alcuni finti giornalisti per accogliere i potenziali clienti. Infine una cinquantina di amici reclutati per lo scherzo, hanno cominciato a stare in fila facendo finta di attendere l'apertura del negozio. Beh, nel giro di pochi minuti si sono accodate tantissime altre persone e tutte convinte di poter entrare nel...vano esterno di un comunissimo ascensore. Appena entrati i primi della fila, hanno subito capito che si trattasse di uno scherzo ma si sono divertiti all'idea suggerita dagli organizzatori,  tanto che sono usciti dal "negozio" come se avessero acquistato: infatti erano tutti forniti di buste della Apple. Raga' uno scherzo divertentissimo e ben riuscito, ognuno ha fatto la sua parte e tutti si sono trovati immersi in un clima surreale e spensierato. Che dire? Stupidi? Sciocchi? Distratti? Poco attenti perché presi dalla fregola del possesso? Non so, ma se siamo arrivati a questo, una ragione ci sarà, o no? Posseduti dal demonio del consumo e tanto presi da non accorgersi di essere caduti in una trappola pazzesca: ascensore scambiato per un negozio e fila per un iPhone X? Cosa c'è di meglio nella vita? 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

E QUESTI CHI SONO?

Post n°2602 pubblicato il 11 Novembre 2017 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19




Vabbè. ma non potete tenerci sulle spine alimentando la nostra curiosità e...basta! A Napoli, Milano e Bari, si sono improvvisamente aperti cantieri piuttosto grandi in luoghi centrali: dalla rotonda Diaz (BA) a largo Giannelli (NA), operai al lavoro e con zelo impressionante. Chi incuriosito abbia posto la domanda: "Cosa state facendo?", non ha ricevuto risposte precise: gli interessati sono stati vaghi e hanno solo parlato di una statua da erigere. Pertanto, senza altri riferimenti e notando l'imponenza delle strutture, pare saranno grandi statue. Sì, ma chi rappresenteranno? Chi sono i fortunati personaggi che avranno cotanto onore? A Milano, al contrario di Bari e Napoli, due camioncini hanno girato per la città con la statua divisa in due parti: dove la posizioneranno? Boh!?!? Intanto dal tipo di abbigliamento che indossa quella che vedete in foto e che circola nella città meneghina, si capisce che sia un persona sconosciuta, ma attuale e con abiti moderni. Tutto qui, sarà una campagna pubblicitaria? Sarà qualcuno che meriti un posto al sole? Un hastag intanto fornisce una traccia #EroiDiDomani, mentre sul fianco del camioncino si legge: "Eroi in cerca di casa". Mah...scusate, intanto chi abbia notizie più dettagliate fornisse spiegazioni e spargesse la voce: la curiosità punge e il solo pensiero di trovarci un Berlusconi nelle piazze di mezza Italia eretto e marmoreo, mi fa star male. Che poi, più eretto e marmoreo di come sia ora, sarebbe un spreco. 

 

Leggo finalmente notazioni importanti sulle tre statue: pare che la HUAWEI per il lancio del suo "MATE 10 PRO", abbia voluto omaggiare con il posizionamento delle statue in tre luoghi diversi, tre ragzzi italiani molto in gamba: Diva Tommei a Bari, Monica Calicchio a Napoli e Massimo Ciociola a Milano. Tre ragazzi imprenditori che con audacia e coraggio hanno impresso una interessante svolta tecnologica, dando vita a tre realtà di successo. Plauso d'obbligo per questi giovani italiani.

12/11/2017

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963