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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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Messaggi di Maggio 2020
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Sappiamo che si sbadiglia per noia, per fame, per sonno, per riflesso. Si sbadiglia anche per una sorta di "contagio emotivo", cioè, più siamo amici, più siamo imparentati, più ci amiamo e più...sbadigliamo! Per la serie: "Stiamo vicini...vicini!". Il rapporto empatico tra chi sbadiglia e chi ricambia, è strettamente legato al rapporto che sussiste tra i due: più si è intimi, più si è coinvolti emotivamente e più si è disponibili a "recepire" lo sbadiglio per...riproporlo! Con questi risultati molto interessanti, possiamo spiegarci molte affinità intime, empatiche ed emotive: possiamo anche stabilire il grado, il livello del sentimento delle persone che ci stanno vicine. Addirittura pare che il "contagio emotivo" sia sempre meno evidente tanto più è lontana la persona..vicina! A parte il bisticcio lessicale, è evidente che un forte sentimento tra due persone, due che si amino per intenderci, favorisca lo scambio e il contagio. Per esempio, ora mi spiego tante cose: quando sono con il mio 51% e parlo, spiego, argomento, mi dilungo in tutte le mie azioni, i miei gesti e i miei approcci, lei risponde con una serie interminabile di sbadigli; se le chiedo: "Amo', mi ami? E se mi ami, quanto mi ami?". Lei puntualmente, breve, concisa e compendiosa, mi risponde con maliziosi: "Yawn...Yawn...". Molto confortante! Adesso, se volessi misurare il vostro consenso e sapere quanto apprezziate i miei post e la loro chilometrica stesura, mi basta immaginarvi mentre leggete ed esprimete il vostro piacere e il vostro entusiasmo, con evidenti ed inequivocabili: "Yawn...Yawn...Yawn...Ronf...Ronf...Ronf...". Con i tanti sbadigli che prefiguro, so che non vi dispiaccio!
"Il bavaglio del logorroico è lo sbadiglio dell'ascoltatore!". (C.Dante)
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Ieri finalmente, dopo oltre cento giorni vissuti in piena complicità con una cespugliosa e ingovernabile capigliatura, appuntamento con Antoine il mio coiffeur. Purtroppo per la prima volta da quando frequento il prestigioso salone, l'imbarazzato acconciatore mi informa che a causa di una improvvisa defezione da parte di un suo collaboratore, avrei dovuto attendere qualche minuto per essere servito. Pazienza, niente di grave, può capitare e non ne ho fatto un dramma! Mi sono accomodato nella saletta d'attesa e con santa rassegnazione, ho cominciato a guardare il tavolino che mi era davanti. La poltroncina comoda, le riviste, i giornali e i rotocalchi abbondanti: per ingannare il tempo, quale migliore occasione? Allora, vediamo un po', cosa abbiamo qui: l'elenco telefonico lo conosco, l'ho letto tante volte e lo scarto subito, i quotidiani li leggo in rete tutti i giorni e non mi interessano, i rotocalchi, più o meno le solite testate: "Espresso", "Panorama", "Oggi", "Caccia & Pesca", "Cani & Gatti", "Cavalli & Puledri", "Lenze & Marpioni", possibile che non ci sia nulla che valga la pena sfogliare? Sposta di qua, gira di là, alla fine ecco la folgorazione: "Chi" il rotocalco diretto da Signorini! Ecco qualcosa di nuovo e mai sfogliato, mai visto da vicino: una copertina invitante, insomma, come resistere tra tanta carta inutile e non provare il brivido del nuovo? Premetto che sono anni e anni che non sfoglio una rivista, ormai il web offre tutto e di più, la mia carrellata quotidiana è articolata sapientemente e puntualmente sul PC con i miei punti di riferimento e le mie preferenze. Vabbè, dai Carle' provare che ti costa? Potrebbe procurarti una piacevole sorpresa intraprendere un viaggio nel mondo dorato e certificato del gossip e del glamour, del fashion e del...trash!!!! Azz!!! L'avessi mai fatto, avessi avuto due moncherini al posto delle mani, l'avrei preferito. "Chi", lo stantio e rancido pasto che nemmeno una iena annuserebbe! Pensavo che si producesse 'sto marciume solo in rete e in TV, con scopi mirati e diretti alla pletora sconfinata del popolo navigatore e sprovveduto, credevo di essere lontano da un simile spaccio di monnezza e affini. Decine e decine di pagine...vuote, una ridda di articoli inutili e insulsi, manifesti pubblicitari debordanti e invasivi, personaggi che campano alla giornata, nani e ballerine in cerca di autore e Pirandello non li conosce nemmeno. Icone della TV che sperano, si dimenano e si arrampicano sugli specchi, fior di quattrini sprecati, buone braccia ancora valide e sottratte all'agricoltura, tante banalità da fare invidia al principe del nulla: il monellaccio! Da tutta la rivista riesco a "salvare" solo due o tre articoli degni di attenzione, tutto il resto è noia, maledetta noia, uno spiazzante e ingarbugliato assieme di rubriche, di posta del cuore, di interviste da giornalino scolastico. Avessi optato per l'elenco telefonico mi sarei divertito di più, avrei scelto nomi a caso e avrei sparato telefonate a raffica per la serie: "Sono uno stalker che vuole essere molestato, per carità...mandatemi affan...". Insomma, ho beccato in pieno una ragione, mascherata da rotocalco, per sentirmi anziano e fuori dal mondo, incapace di rapportami con i tempi e le mode, limitato nelle conoscenze, affogato nel passato e poco adatto al ritmo e al logorio quotidiano. Non so voi che rapporto abbiate con tutto questo, io so solo che mi compiaccio del mio...isolamento coatto! Per la rabbia, ho chiesto ad Antoine di rendermi tutti i capelli tagliati e sparsi per terra. Mi ha fatto un pacchetto e lo terrò ad imperitura memoria di questo virus maledetto e della mia prima volta...con un rotocalco!
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Romina Ashrafi aveva appena 13 anni. E' stata decapitata nel sonno dal padre (padre? Un orco, una bestia). Sono quelle notizie che nessuno vorrebbe dare e men che mai, nessuno vorrebbe scrivere. Ma la rabbia monta, l'amarezza spinge al racconto e non è possibile far finta di niente e girare la testa da un'altra parte. Siamo in Iran nel distretto e nella capitale Hadviq, e Romina ha avuto il grande torto di essersi innamorata di un trentacinquenne. Sono fuggiti insieme dopo che il padre le aveva già ordinato di abbandonare quella relazione. Denunciata subito la scomparsa, la polizia li ha ritrovati e per rispetto della legge, ha rimandato a casa la ragazza, nonostante la giovane avesse spiegato loro che rientrare nella sua dimora, avrebbe comportato gravi rischi. Infatti, la notte mentre dormiva, il....padre l'ha decapitata con una falce. Questo è il costume iraniano, questo è il "delitto d'onore" di cui i codici di quel paese, dettano le modalità per difendersi da...cosa? Dalla "fuitina" classica e ormai ricorrente ovunque? E tu orco pazzoide, dopo averla ammazzata nel peggiore dei modi, ritieni di aver salvato il tuo onore? L'onore della tua famiglia? No, non posso pensare a questi paesi lontani anni luce dal mondo occidentale. Noi saremo oltre i limiti, saremo uomini senza onore e rispetto, ma affrontare un caso come questo in modo così violento e sanguinario, non è possibile ammetterlo. Il padre ne ha diritto, la legge è dalla sua parte e non sarà punito per ciò che ha fatto. Questa è la Sharia, la legge islamica. Sono rispettoso di tutte le religioni che vigono su tutto il pianeta, accetto le loro regole e rispetto i loro codici, ma un omicidio efferato e compiuto con freddezza e autorevolezza, non sono in grado di accettarlo! Cavarsela così senza un minimo di pena, magari con un encomio solenne solo perché abbia mostrato palle e carattere, non riesco a farlo accettare dal mio cuore e dai miei unici due neuroni. Ora si stanno muovendo associazioni e movimenti, protestano per la brutalità: la legge permette l'unione tra una tredicenne e un trentacinquenne, la legge punisce chi uccide, con la morte. Ma non è il caso dell'omicidio d'onore e chi lo esegue, lo fa per difendere il suo e quello della famiglia. Così in Iran, e oggi siamo a prendere atto di come sia facile per un padre/padrone, insensibile al rapporto con una figlia "disubbidiente" e deciso al rispetto che gli sia dovuto, procedere ad una vera e propria esecuzione. Una sola nota positiva in questa aberrante tragedia: il vice presidente della Repubblica Islamica, ha autorizzato con un ordine speciale, ulteriori indagini sull'omicidio. Non mi conforta proprio questa notizia....Romina intanto, non c'è più!
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Compie 74 anni la famosa Vespa Piaggio, orgoglio italiano e segno di una intraprendenza industriale che insieme ad altri "oggetti" nati dalla volontà e dalla creatività dei nostri imprenditori, denotano l'immediato dopoguerra italiano, ricco di speranze e di prospettive ragguardevoli. I cinesi, come molti di voi ricorderanno se hanno qualche capello bianco, oltre 40 anni fa, cominciarono a fare i turisti: il regime comunista era finito con Mao e le maglie dei regimi successivi, erano più larghe da consentire i primi passi fuori dalla loro immensa nazione. Erano in giro dappertutto, erano a visitare le città più belle al mondo e grazie all'economia del loro paese che si apriva lentamente alla globalizzazione, avevano più possibilità di avventurarsi all'estero. Un accessorio era sempre tra le loro mani: la macchina fotografica non mancava mai! Erano foto su foto: monumenti, scorci e bellezze naturali, pose davanti a tutto ciò che mostrasse la città in cui erano stati, insomma, era uno scatto continuo e interessato a tutti e tutto. "Oggetti", i nostri usi e costumi e tutto lo scibile possibile, erano fotografati. Ricordiamoci pure, tanto per essere precisi, che fotografavano anche le pizze che mangiavano: novità assoluta per loro e non mancavano di prendere nota degli ingredienti per poterle preparare...a casa. Chiaro vero? Voglio dire che la grande avventura cinese nel mondo, è iniziata così: riportare in patria documentazioni fotografiche, filmini e appunti specifici e utilissimi. Oggi la Cina è una super potenza industriale, economicamente forte e invadente. Cosa non abbiamo comprato dai cinesi in tutti questi anni? Tutto l'immaginabile, con prezzi stracciati. Poi abbiamo cominciato a capire che pagavamo poco per la limitata qualità e il basso costo del lavoro. Il resto è storia recente che conosciamo tutti: la loro tenacia, la loro cura e professionalità, nel tempo sono accresciuti e oggi posso misurarsi su tutti i "tavoli" possibili e immaginabili. Però una mazzata l'abbiamo data a questi signori, una botta sonora per farli rientrare nel loro orgoglio e nelle loro aspettative. La Piaggio da anni si batte sul piano internazionale per sconfiggere le "imitazioni" della sua maggiore icona produttiva: la Vespa appunto. Molti i tentativi di replica, ma alla fine il modello è sempre salvo grazie ai tribunali internazionali che al momento di sentenziare, asseriscono la precedenza alla Vespa per le sue registrazioni di marchio e modelli, depositati in anticipo. Rigettati quindi tutti i tentativi delle "false" Vespe, la Piaggio resta sempre in testa sul mercato, con i suoi modelli. Per ultimo, vi segnalo una sentenza contro una società cinese (ma va?) molto intraprendente che ha dato filo da torcere alla nostra Vespa: addirittura, in seno al salone dell'anno scorso tenuto in Italia, questi signori che dell'imitazione ne fanno un'arte sopraffina, copiando a destra e a manca (assaggiate una pizza in Cina e vedrete come sia più buona di tante nostre pizze italiane), hanno presentato modelli molto simili alla nuova Vespa. Ovviamente furono subito rimossi dalla mostra e poi, L'Unione Europea, dopo la causa vinta ha provveduto a cancellare i modelli copiati. Vespa chi può, e io ho tanti ricordi di Vespa e Lambretta. Che tempi raga', le due ruote inimitabili.
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