CARICO A CHIACCHIERE

Avrei tanto da dirvi, sono mesi che mi astengo: l'istinto vorrebbe, la ragione mi trattiene, quindi eviterò di avvitarmi con i miei "lunghi" e cercherò di essere breve...per quel che serve. Intanto vi assicuro che al contrario dell'anno scorso, saremo solo in due: non è la prima volta che capita, tuttavia io e il mio 51% non ne faremo una tragedia, anzi, questa volta le assenze saranno accettate e saremo più tranquilli senza avere contatti "importati" da altri. Metterò su qualcosa di rosso, scaramanzia a parte, non mi costerà niente e fosse anche uno slip da donna, chi lo saprebbe mai? Ma non solo mutande: calze, cappello di lana, t-shirt, sarò tutto rosso fuoco e lo stesso  farà mia moglie. Ci comporteremo come fossimo in quindici/venti, ci metteremo a tavola verso le 21/21.30 per tirare fino alla mezzanotte e brindare al nuovo anno con cotechino, lenticchie, panettone e spumante. Insomma, nessuna deroga alle abitudini, solito menage annuale, nel rispetto delle tradizioni. Il vischio al solito posto e il bacio augurale immancabile. Faremo tutto da copione, tutto quello che nella vita abbiamo sempre fatto in qualunque posto ci sia capitato di festeggiare l'ultimo dell'anno,  per poi transitare nell'anno nuovo.  Osserveremo tutte le regole e i dettagli, saremo attenti a non scordarci nulla, ma se caso mai nel corso del 2021, dovessi notare che la sfiga continuerà imperterrita a tallonarci nel peggiore dei modi, beh allora significherà che non si tratta di sfiga, ma di una maledizione suprema e irriconoscibile, letale e pericolosa. Vi porgo sinceri e cordiali  auguri, spero tanto che vada meglio questo 2021, per me e per voi tutti. Vi abbraccio e speriamo intensamente di essere più fortunati. Poi...se si potesse, tanto per avere un'idea di come andranno le cose, vedere il "trailer" di questo 2021, sarebbe molto meglio: almeno sapremmo se e dove grattarci! 

Auguri a tutti!

Tanto per rovinarvi la fine dell'anno e rendere l'addio al 2020 più doloroso del dovuto, vi preannuncio che luce e gas aumenteranno con il prossimo gennaio. Vabbè, per come siamo messi, con tutta la sfiga che questo anno bisestile ci ha consegnato, peggio di così non potrebbe andare. Invece, volendo affondare il kriss malese nella ferita aperta e insanguinata, molto probabilmente aumenterà anche il canone RAI. Se per luce e gas potremmo tacere e subire, nel caso RAI saremmo alla solita sceneggiata: nel 2019 mancavano 116,5 milioni e nel 2020 pare che saranno in rosso per 20 milioni. Questi soldi naturalmente mancano dal canone versato dagli italiani ogni anno tramite le bollette elettriche. Senza fare giri di parole: i soldi del canone sono quelli che servono per mantenere l'azienda, mentre gli introiti pubblicitari servono a produrre i programmi. Pertanto, siccome il canone è quello che sta in sofferenza, allora sarà necessario adeguarlo per il prossimo anno. Che storia vecchia, che grande buffonata quella della RAI, un baraccone che serve solo alla politica e che paghiamo noi per farli felici. Come se tutte le altre aziende non ci diano gli stessi servizi e gli stessi programmi. Chiudetela e rendetela privata una volta per sempre, smettetela con lo scempio inaudito e liberateci da questo "dazio" assurdo e insopportabile.  Privato è bello, pubblico no, se serve alla politica che abusa di noi disgraziati: pensare che un tempo bisognava dimostrare di possedere un televisore per pagare il canone. Oggi basta solo sospettarlo e senza accertare, si paga e basta! Un furto legalizzato e mani sempre nelle nostre tasche a ravanare in cerca di danaro. Piove sempre sul bagnato! 

Il problema non è quanti laureati sforniamo all'anno, ma quanti ne possiamo sistemare nei posti e nei luoghi dove la loro professionalità specifica sia necessaria. Una grande piaga italiana, con le fughe all'estero dove i giovani si sistemano per la loro preparazione e le nostre evidenti carenze che incoraggiano i ragazzi a cercarsi posti "diversi" solo per avere un lavoro. Avessimo evitato i tagli alla sanità di questo decennio, oggi probabilmente non vivremmo tutto il calvario che ci passa sotto il naso, evidenziando, proprio nel campo della nostra Sanità lacune e tagli, sprechi e mangiatoie che ancora oggi rileviamo mentre sulla nostra pelle, viviamo l'esperienza del covid. A Cortina d'Ampezzo cercano un sacrestano per la "Basilica Minore dei Santi Filippo e Giacomo". Lanciata la richiesta, nel giro di pochi giorni circa 200 candidature sono giunte per un posto niente male: 1.300 euro al mese più tredicesima e quattordicesima. Se poi mettiamo che sia un lavoro a Cortina, credo sia una buona occasione. Ivano Brambilla il reggente, riferisce che molti curricula sono partiti da laureati in cerca di un posto: tutti volenterosi e pronti a lavorare. La commissione è già in difficoltà per il congruo numero di richiedenti. Ora ci sarà solo da scegliere il candidato adatto. Sarà un ingegnere? Sarà un medico? Un letterato? Un avvocato? Insomma una bella sfida per avere i servigi di una persona qualificata. Imparerà presto il suo lavoro, in fondo non è difficile e per un titolato ben fornito sarà una passeggiata di salute. Lo stipendio è buono, vitto e alloggio assicurati, sarà un contratto a tempo determinato, ma in prova si da sempre il meglio. Vedremo come andranno le cose, auguri a tutti i candidati e vinca il migliore visto che sono tante le offerte partite da tante parti d'Italia e molte sono anche provenienti da persone con esperienze simili. Che dire? Giovani che per lavorare dopo aver studiato al massimo delle possibilità, ridotti a fare i sagrestani. Vabbè ci sta tutto, giusto muoversi senza avere la puzza sotto il naso, però non meritano questa fine. Avranno migliori occasioni in futuro? Speriamo, per ora Cortina val bene una...messa!!!!

Non sono superstizioso, no nel senso vero e proprio dell'etimo, se mai, rientro nella categoria di quelli che "Non è vero, ma ci credo". Eppure i segnali avrei dovuto coglierli entrando nell'anno nuovo: la notte tra il 31/12/2019 e il 1/01/2020, per la prima volta dopo anni e anni di slip rossi imposti dall'alto, ho indossato uno dei miei soliti boxer dicendomi: "Basta con questa puttanata degli slip colorati, infrango il muro della superstizione e vado liberamente come la testa e il cuore mi comandano!". Azz, bella scelta Carle', specie se non hai considerato che il 2020 fosse, tanto per non farci mancare nulla, pure bisestile con un venerdì 17 proprio a Gennaio! Beh, se devo essere sincero, a parte la sciagura epidemica che abbia investito tutti, devo riconoscere che un talismano, un portafortuna, mi sarebbe stato utile: troppi casini, incidenti e contrattempi, hanno segnato questo maledetto anno sfigato e connotato nel peggiore dei modi. Maggiolino e quadrifoglio sono per lo più intesi come amuleti portafortuna; il corno rosso, il gobbetto, le corna e il ferro di cavallo sono tendenzialmente utili per scacciare sfortuna, maldicenze, invidia e malocchio! Non è una regola imposta, è un orientamento generale che comunque si coniuga facilmente con tutti i generi di amuleti; cioè basta uno di questi orpelli e  la barriera di protezione è bella e fatta. C'è poi tutta una letteratura sui casi da evitare come non passare sotto una scala, non partire e non sposarsi di martedì e di venerdì, insomma, situazioni che atavicamente chi è attento alla superstizione, evita compitamente. Sul gioco poi, c'è una serie di rituali da osservare per attirare la buona sorte: soffiare sui dadi, toccare e tagliare le carte  da gioco in un certo modo, credere in certi numeri ritenuti più propizi di altri, ecc. ecc. Poi ci sono gli amuleti scelti soggettivamente da ognuno di noi; sono quelli che aiutano principalmente i sostenitori (come me) del "Non è vero, ma ci credo". In questo caso la gamma è vasta perché ogni piccolo oggetto può diventare amuleto a sua insaputa; non c'è rivalità tra i classici e gli improvvisati, vanno bene tutti. Il gobbetto non se la prende con il "peluche", il cornetto rosso se ne frega di essere associato all' "occhio greco", il ferro di cavallo è felice di farsela con il pezzo di corallo rosso! Insomma, la scaramanzia è nel nostro DNA, fa parte della nostra cultura e tutto ciò che possiamo attivare per difenderci, lo mettiamo in pratica. Non c'è niente di male è uso comune anche per quelli che negano di essere scaramantici e poi in borsa o in tasca  hanno un bel corno rosso o un portachiavi con tanto di quadrifoglio, tanto per citare i più diffusi! Allora, io posseggo un piccolo cornettino in corallo e un "occhio greco", li ho nel portamonete per la serie: "Non è vero, ma ci credo". E voi, in tutta sincerità, cosa possedete? Come vi difendete? Come vi attivate in caso di situazioni o periodi neri? E inoltre: cosa ha cambiato questo 2020 sfigato, nelle vostre abitudini e/o posizioni scaramantiche? 

Ci sono momenti durante la giornata in cui siamo comodamente seduti sul divano e davanti alla tv incolore e inutilmente accesa, vegetiamo sperando che nasca uno spunto per chiacchierare: "Senti Activia, io e te abbiamo problemi di qualche genere che possano ledere il nostro lungo rapporto?". La domanda la pongo così, senza impegno, casuale e vaga: "Perché zeppolino, hai qualche problema?". "Chi io?....", riprendo continuando a fare zapping con il telecomando su cui sta scritto....è mio!: "...No Vitasnella, nessun problema particolare, sai alle volte mi vengono in mente strane idee e il cervello macina, elabora, sviscera, realizza......". "Ronf....ronf.....ronf.....". "Oh! Che fai ti addormenti mentre ti parlo?". Si scuote improvvisamente e si ricompone: "Scusa, signor Dupall, ma quando parti con le tue solite nenie dialettiche, nun ce la fo'....proprio no, è più forte di me, se potessi sintetizzare e venire al dunque, magari accorciamo e ce ne andiamo a letto...". Ecco appunto, stavo dicendo: "Certo, quando  parlo io frantumo gli zebedei, quando devi esporre tu...beh, allora le cose vanno meglio, vero signora Morse? Telegrafica e sintetica!". Mi guarda interrogandomi con gli occhi e capisco che è meglio stringere: "In sintesi, volevo chiederti se talvolta passassero dalla tua testa idee omicide nei miei confronti....tu mi avvertiresti prima, vero?". "Trasecola e riprende: "Cioè, in termini spiccioli e diretti, mi stai chiedendo se ho voglia di sopprimerti e se così fosse, di informarti preventivamente? Ma siamo al ridicolo, alla boutade, all'avanspettacolo di periferia, cosa diavolo stai pensando, dove vuoi arrivare?". Sono un po' confuso e cerco di spiegarmi meglio: "Vedi amo', può succedere  dopo tanti anni insieme: si litiga, si discute si tiene su il broncio, però siamo stati sempre in grado di superare gli scontri e le diatribe, quindi, mi chiedevo se mai...". "Ma se mai cosa? . "...appunto, non è che per caso, dopo alcuni litigi, magari più violenti di altri, hai mai covato uno strano e inconsueto desiderio di ammazzarmi? No, vero?". "Ma tu sei pazzo, sei fuori di testa, pensi che se avessi avuto un idea del genere, magari anche irrefrenabile, non avrei già provveduto...sai quante occasioni avrei potuto cogliere in tutti questi anni? Tranquillo ciuchino, non accadrà mai...almeno spero, tu comunque non offrirmi spunti interessanti e validi!". "Sai? mi sto fissando con tutti questi femminicidi, questi delitti dettati da motivi sciocchi e fuori da ogni logica...", mi interrompe: "Ma stai parlando di femminicidi quindi non ti riferisci alla tua eventuale dipartita? Per caso...mi stai portando in carrozzella e sei tu che stai pensando a...". Immediatamente sono io a fermarla: "...Ma no, io non lo farei mai e lo sai, tuttavia, mi spaventano molto quei casi in cui la donna si inventa modi e mezzi tali, da rabbrividire!", e lei di rimando: "Ovvero, ti riferisci a cosa?". Tentenno: "Aspettare il sonno profondo per procedere...chessò...tagliando la gola all'uomo, oppure svenarlo e farlo morire dissanguato, oppure avvelenarlo con una cena particolare e aspettare che durante la notte tiri le cuoia...insomma, ci sono tanti modi per procedere....". E' basita, la ricca panoramica che le ho illustrato sembra che la interessi: "Carle' non so se è stata pesante la cena di questa sera oppure senza che me ne accorgessi, hai bevuto un bicchier di vino di troppo, stai farneticando come non mai e quindi, dai...andiamo a letto e finiamola qui, non vedo i presupposti per continuare la conversazione". Si alza e si avvia, mentre io spengo il televisore e rimetto a posto i cuscini. Lei imbocca il corridoio per la camera da letto e mentre la seguo, mi dice: "Comunque, non li hai elencati tutti i modi per infliggere una punizione esemplare ad un uomo che lo meriti, ci sono le parti basse che si potrebbero evirare!". Mi accingo a risponderle quando intravedo nella sua mano destra, un coltellaccio da cucina. "Scusa Morticia....se permetti dormo nella camera degli ospiti...". Cammina Otello, non temere....ti terrò sveglio per tutta la notte!". E certo, mi sono detto, con 'sta lama di Damocle che pende, chi riuscirebbe a dormire! Ma perché non sto mai zitto?