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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Messaggi del 11/04/2017
C'era una volta un solo segno che contraddistingueva un prodotto pericoloso. Era solo un brutto segno e una della prime cosa che mi insegnarono da piccolo, mentre erano in corso le prime guerre puniche, era una importante precauzione: qualunque prodotto, qualsiasi confezione, bottiglia, boccetta, bustina ecc.ecc. che portasse impresso un teschio umano con due ossa incrociate sotto, doveva essere ritenuta pericolosa e quindi necessariamente evitata; nessun contatto e non ingerire assolutamente, pena la morte, così come da fatale rappresentazione. Crescendo, aumentando le mie modeste facoltà intellettive, mi chiedevo: "Vabbè, è pericoloso, può causare danni, addirittura la morte, ma mi sembra un po' vago". Cioè, manco una ferita, un dolore allo stomaco da indurre ad una immediata lavanda gastrica, oppure una corsa al pronto soccorso per una goccia di sangue impressionante, macché, un solo avviso: devi morire! Azzarola!!! Col tempo i segnali cominciarono a cambiare, capirono che ero in difficoltà per attribuire il giusto grado di pericolo per ciò che maneggiavo; mi ricordo che anche per mangiare una semplice caramella, passavo due/tre minuti a rigirarla per notare se ci fosse l'eventuale teschio corredato di ossa. Dal primo giugno di quest'anno, grazie alla tecnologia imperante, lo spettro (non la morte) si allarga e finalmente avremo una esaustiva semplificazione dei segnali di pericolo che la Comunità Europea dovrà adottare definitivamente. La legge è del 2008, hanno concesso tutti questi anni per smaltire vecchie e desuete scorte, confezioni dei prodotti chimici in particolare. Pertanto, non si generalizzerà più con un paio di immagini indicanti il pericolo, ma come da illustrazione, vi sarà una serie di loghi che indicheranno chiaramente il tipo di rischio che si correrà nel maneggiare o nel fare cattivo uso del prodotto pericoloso. Concludendo, vi invito a prendere confidenza con le piccole immagini esposte in alto perché tra un paio di mesi saranno improntate sui prodotti interessati. Restano tuttavia in vigore e in attesa di definitivi chiarimenti circa le lunghezze e gli spessori per zucchine e cetrioli, mentre per le cozze, sarà indicato il preciso colore "nero" per essere in linea con le necessità della Comunità. Delle vongole invece, non si sa niente ancora, stanno cercano di risolvere il problema per stabilire la grandezza stabilita a suo tempo e...ad capocchiam!
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No, non lo accetto e stigmatizzo lo scorretto comportamento della signora Alessia Fabiani. Parlo della mamma e no della modella, attrice o quello che sia, visto che ci tenga tanto a postare foto su Instagram. Siamo al colmo, la misura è stata superata abbondantemente e ormai non possiamo che rammaricarci per queste azzardate foto che fanno girare in rete. I bambini di pochi anni, hanno capito cosa stia facendo la mamma? Hanno potuto decidere da soli cosa fare e perché farlo? Io penso di no e contrariamente al solito, non sono stati offuscati nemmeno i volti, un procedimento che spesso si usa adottare per proteggere i piccoli. La foto sta girando sul web, è sicuramente ciò che voleva la signora, tuttavia tra consensi e molte critiche tra cui la mia, questa se la poteva evitare la Alessia. Spero che siate concordi sull'assurda esposizione dei piccoli, non c'è più ritegno e se qualcuno mostra agnellini per raccattare sporchi voti elettorali, la signora mostra i bambini per richiamare l'attenzione. Faccia quel che le pare da sola, è maggiorenne e della sua vita è padrona incontestabile, ma i bambini, lo grido a gran voce: NO! Fuori dai sporchi giochetti, con tutto ciò che gira in rete, con tutti gli sporcaccioni che guardano, glieli serviamo pure su un piatto d'argento! Aberrante.
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