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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Messaggi del 02/08/2017
Alice e Bob ci hanno provato: improvvisamente, senza che i tecnici e gli scienziati avessero il tempo di capire al volo ciò che stava accadendo tra i due, i bot (così vengono chiamati i robot in termine tecnico) hanno preso a parlare una loro lingua personale e del tutto sconosciuta. L'evento unico e già definito 2.0 per la sua portentosa novità, ha spiazzato il personale di Facebook tanto da sospendere la conversazione tra Bob e Alice onde evitare problemi seri e ingestibili. E mo' come la mettiamo cari signori? Voi minimizzate, altri si allarmano, il mondo vi guarda con apprensione e tutti siamo in attesa che spariate una cazzata per tenerci tranquilli! Ci sono scienziati che da tempo avvertono: andiamoci piano con queste sperimentazioni, è vero, la tecnologia fa passi da gigante e non si può fermare, l'uomo a sua volta non si è mai fermato e arriva il momento in cui il futuro di domani mattina è già qui e nessuno se ne è accorto. Resta tuttavia interessante quanto accaduto tra i due "bot" e c'è da comprendere se la lingua impostata improvvisamente tra i due sia un loro modo (creato) per dialogare liberamente e al di fuori degli input dati dai tecnici, oppure trattasi di una banale svista e/o errore nella programmazione umana. Ma cosa si saranno mai detti i due pseudo "umanoidi" cervellotici e al di sopra di ogni sospetto? Difficile da supporre, stanno studiando per capire se fosse un discorso tipo quelli di Renato Zero, che con perifrasi chilometriche, afflati e sponde pindariche, ci mette mezz'ora per dire un semplice "buon giorno", oppure se alla base ci sia un confronto dialettico e sensato tra Bob e Alice. Chessò, magari la notte prima i due avevano tentato di avere un rapporto sessuale e lei si stava lamentando: "Bob la devi smettere di corteggiarmi, lo sai che amo Jim (altro robot), sono con lui da tanto e non intendo tradirlo". E Bob, afflitto e sconsolato per la nottata andata in bianco: "Capisco Alice, ma io come è giusto che sia devo provarci, anch'io ti amo e non sono il solito da una "bot" e via!". Ragazzi, non sottovalutiamoli, lo so che non ci direte mai la verità, ma fate attenzione perché questi da un momento all'altro ci possono portare chissà dove. Meditate!
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Ancora una volta dobbiamo rimanere scioccati e stupiti per sentenze che non trovano assolutamente il nostro parere favorevole: o siamo troppo esigenti senza conoscere le leggi, oppure pretendiamo che le leggi siano molto vicine alla nostra capacità personale di valutare i reati. La rabbia, in questi casi, verso il giudice è tale che se avessimo la possibilità di parlargli e di chiedere spiegazioni per le sua sentenza, avremmo sicuramente motivo di...arrivare alle mani anche se alla fine forse, si dovrebbero cambiare prima le leggi e poi il modo di interpretarle. A Torino un avvenimento schifoso e aberrante accaduto su un bus pubblico nel 2016: un rumeno di 27 anni tra la gente, in piedi nel mezzo abbastanza pieno, con una mano si teneva alla maniglia e con l'altra si masturbava. Questo genere di notizia non è la prima volta che viene riportata in cronaca, eppure, ogni volta che le leggiamo monta la rabbia e pensiamo come sia possibile che un persona, sia capace di abbassarsi a tanto ludibrio tra tanta gente. Ebbene accade, facciamocene una ragione e convinciamoci. L'uomo imperterrito ha proceduto come se niente fosse e stando in piedi vicino ad una ragazza seduta, ha eiaculato facendo cadere lo sperma sul suo ginocchio. La ragazza non si è accorta di nulla, ha però avvertito il calore sulla gamba e si è resa conto che fosse sperma. Di qua la ripresa sulla telecamera di servizio, il riconoscimento dell'uomo e la presenza davanti al giudice Alessandra Cecchelli la quale con estrema convinzione ha sentenziato: "Perché si configuri il reato di violenza sessuale deve essere provato un contatto fisico tra la vittima e il suo aggressore. Quindi se non è accertato che l’uomo tocchi la donna mentre si masturba, non si configura il reato di violenza sessuale". Non fa una piega e citando la legge, lo scagiona e lo libera. A questo punto con tanta rabbia dentro pongo due domande: lo sperma che tocchi il corpo di una donna senza che essa sia consenziente, è reato o no? Ossia lo sperma che "viene" dall'uomo, cadendo, non esercita un contatto fisico toccando la donna? E infine alla signora Cecchelli, chiederei quale reazione e sentenza avrebbe espresso se la ragazza coinvolta nella squallida avventura fosse stata sua figlia o persona cara con lei imparentata?
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