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Messaggi del 15/07/2019

DEI CANI NE PARLIAMO DOPO

Post n°3276 pubblicato il 15 Luglio 2019 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

 

Il CARA di Mineo: un decisione presa a suo tempo dal "capitone" e resa definitiva l'altro giorno con lo svuotamento della grande struttura. Gli ultimi 56 mila migranti buttati fuori e resi immancabilmente clandestini. Già perché a quella gente puoi dare anche "fogli di via", ordini per ripartire e ultimatum per abbandonare il suolo sovrano italiano, ma se si lasciano andar via dal luogo di riferimento, seguirli uno ad uno diventa difficile. Il CARA era una grande struttura ideale per recepire e trattenere gli "ospiti" extracomunitari, ma da tempo ormai era troppo pieno, mal gestito e fattacci di cronaca nera, non creavano la serenità per continuare a ospitare situazioni che col tempo diventavano molto difficili da amministrare. Direi che la scelta possa essere definita anche giusta, ma un frazionamento della massa contingente, poteva essere una soluzione più gestibile. Comunque il CARA resta solo un ricordo...anzi no, c'è un problema per la serie: "Prima gli italiani...poi i cani (forse) e poi gli ultimi, gli extracomunitari", quelli più bisognosi e malati, quelli che erano anche seguiti da medici per le loro condizioni. Buttati fuori, molti si sono dispersi e a non...rivederci, avrà pensato bene Salvini. A rimanere ancora dentro il centro d'accoglienza sono rimasti 117 cani di natura randagia che avevano trovato ricovero e cibo con i miserabili che affollavano il centro: amicizia, affetto e spartizione di cibo. Erano lì e stavano bene. Ora sono soli, il centro è chiuso e non c'è chi possa preoccuparsi per la loro salute e la loro vita. Come una faina, Matteo ha immediatamente trovato la soluzione: un appello accorato e sentimentalmente molto caro, a tutti coloro che volessero accogliere i cani. Associazioni, privati, amanti degli animali, ha subito trovato la sponda non solo per il bene dei cani, ma per entrare nelle grazie dell' "elettorato" e aumentare le preferenze da parte degli amici animalisti. Una mossa da grande stratega, un passo decisivo per rinforzare il supporto politico necessario e fare il truce con gli indesiderati: persone come noi e meno importanti dei cani. Berlusconi ebbe per primo la grande idea, il bacino degli amici degli animali e dei cani era molto interessante e designò la Vittoria Brambilla  quale persona adatta per gestire con la sua passione, la nutrita schiera degli animalisti da portare al voto per Silvio. Io amo gli animali, ho posseduto cani e non avrei il coraggio di far male a nessun essere del mondo animale...a parte le zanzare. Le ruffianate pagano, le spalmate di Nutella pure, ma mettere gli animali avanti agli umani, giudicarli e trattarli meglio degli uomini no, decisamente no!!! La politica, senza esclusione di colpi più o meno bassi non la sopporto e non l'accetto. Ancora una boiata che racconta tutto il modo di fare di costoro. Avevo deciso di sospendere con la politica e dei due capitani d'avventura. Li lascio andare da soli, tanto si stanno facendo male con le loro scelte e le ultime storie sono preoccupanti. Avranno il piacere di annientarsi da soli e faranno piangere milioni di italiani che vedevano in loro...l'Eldorado!

 
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