CARICO A CHIACCHIERE

"C'è qualcosa di nuovo oggi nel sole, anzi d'antico...". Il buon Giovanni Pascoli ci intrigò con questa poesia memorabile "L'Aquilone", perché obbligati (allora) a impararla a memoria, il lungo tempo trascorso non ci impedisce di ricordare sempre le prime battute, quando avvertiamo la necessità di riprendere un argomento appena proposto, ma sempre intriso di antico. E cosa sarebbe questa "novità antica" in un argomento attuale? Siamo in emergenza covid da molti mesi ormai, ognuno di noi ha cercato di affrontare la situazione con il suo raziocinio e con il rispetto delle regole, e in particolare le donne hanno dimostrato carattere e determinazione per essere sulla stessa barca con tutti gli altri: tutti a remare per uscire dalla paurosa, pressante paura di un mare tempestoso e pericoloso. Ebbene le casalinghe hanno interpretato la loro parte a dovere impegnandosi non solo in famiglia, ma nei loro quartieri, suggerendo ai più smarriti e i più timorosi, i modi per fronteggiare il periodo delicato. Grazie alle loro esperienze, le famiglie italiane hanno avuto un sicuro e fermo punto di riferimento in loro, quando il bailamme generato dalle disposizioni arruffate e sconvolte dalle iniziative personali dei governatori di regione,  produceva incertezze e tentennamenti. Cristina Rossello esponente di "Forza Italia", ha avuto una buona idea convincendo Berlusconi: riferendosi alle liste comunali per le prossime elezioni (2021), suggerisce la presenza di una casalinga per ogni Municipio di Milano. L'idea non è malvagia, io l'apprezzo e questo dimostra che la politica, quando propone buone soluzioni, può avere il beneplacito degli oppositori. Io non sono dalla parte di FI, ma l'idea mi sembra ottima: una casalinga conosce bene le problematiche dei quartieri, conosce la vita del suo rione ed è la più deputata a risolvere ogni necessità e ogni impellenza. Ma c'è qualcuno che dopo tale proposta, vede oltre il suo naso: ovvero, fermarsi alla casalinga è riduttivo e manterrebbe la donna ferma al suo unico ruolo fondamentale e ormai oltre questo tempo: la casalinga unica e incomparabile, ma ferma nel contesto della donna servizievole, brava a gestire e ad amministrare la famiglia. Ecco quindi allargare la visione limitata e ritenere più equa e necessaria la figura femminista della donna di oggi: casa e lavoro, diritti, consapevolezza e dignità, attivarsi per consolidare i fondamentali diritti femminili e il benessere di tutta la comunità. Guarda caso, e qui torniamo all'antico, una figura femminile come quella di Betty Friedan che oltre cinquantanni fa, fu non solo attivista per i diritti femminili in America, ma scrittrice che segnò la storia delle battaglie, non sempre vittoriose, delle prime ondate del femminismo anni sessanta/settanta. Concludo con un'altra notizia sempre di questi giorni: il PD ha presentato una proposta di legge per istituire un fondo per le imprese femminili. Niente di trascendentale, ma un piccolo mattone che servirà in un prossimo futuro, per porre le basi per un grande progetto che metterà le donne in condizioni di essere portate alla pari con gli uomini. Direi che tutto ciò che io abbia esposto, sia un tris interessante al...femminile!