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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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Messaggi del 01/01/2022
Gli ultimi mesi del 2021 sono stati molto movimentati per l'agitazione dei no-vax che montava giorno dopo giorno. Le loro capricciose e perniciose posizioni creavano imbarazzo per tutti gli altri italiani rispettosi di norme e regole. Tra le tante storie capitate tra costoro, v'è stata una che mi ha colpito molto: un uomo di 48 anni, Alessandro Mores di origini veneziane e residente a Thiene, è stato colpito dalla covid e ricoverato d'urgenza. Il 28 dicembre la sua condizione è peggiorata e quindi, trasportato d'urgenza all'ospedale di Vincenza, l'uomo ha rifiutato categoricamente l'intubazione, nonostante i medici lo abbiano avvertito che gli restavano poche ore di vita. Il figlio più grande gli ha telefonato, lo ha implorato piangendo: "Papà accetta le cure...", ma lui fermo sulle sue posizioni intransigenti, ha negato ogni tentativo di salvargli la vita e dopo un po' è deceduto. Una famiglia distrutta, moglie e tre figli sapevano quale fosse la sua idea sul vaccino, tutti gli amici sapevano, sui social rivendicava la sua libertà e la sua posizione indiscutibile. Coerente sino alla fine, Alessandro non ha mollato e ha pagato il prezzo del suo diniego, tuttavia, nel rispetto che comunque si deve a una vittima, vorrei proporvi alcune considerazioni: la sua illusoria coerenza che lo ha condotto alla morte, è stata irriguardosa verso la sua famiglia? Un figlio che ti chiede di accettare le cure per salvarsi la vita, meritava un'attenzione diversa, o no? Il suo lavoro, i suoi amici, i suoi colleghi, oggi che non c'è più, battono le mani per la sua fermezza d'animo, oppure sono a piangerlo senza se e senza ma? Un uomo solo, senza famiglia e senza cari, avrebbe comunque diritto a negare l'aiuto o avrebbe il dovere di rispettare la sua vita...a prescindere? Infine, la sua risposta convinta è stata "Tanto guarisco lo stesso", dimostra che fosse veramente convinto della sua sopravvivenza e quindi al di sopra di ogni credo? Protervia e arroganza pagano?
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