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Messaggi del 06/11/2018

TOCCARE IL CUORE DELLA GENTE

Post n°3045 pubblicato il 06 Novembre 2018 da monellaccio19
 
Tag: NO WAR
Foto di monellaccio19

 

 

Quante chiacchiere in giro per il mondo: si parla di tutto, si incontrano capi di stato, si fanno nuove leggi, si discute su quelle da fare, si parla di sanzioni, di guerre, di zone calde, di sbandate paurose con forti e vigorose sterzate a destra in varie parti del pianeta. C'è un posto tuttavia, che non viene citato quasi mai, o meglio, viene citato talvolta più per obblighi istituzionali che per necessità impellenti e urgenti. Lo Yemen, da quasi quattro anni è sotto bombardamento costante e ininterrotto da parte di alleati sauditi. Un conflitto (sic) che maschera ben altri interessi e che nasconde invece, realtà di cui nessuno parla: lo fanno perché scimmiottano il noto "Non parlate al guidatore" ovvero, meno si parla, meno si dice e più facilmente si vince una guerra che si protrae da tempo. Ecco, ora forse qualcosa si muove, qualche timido segnale si nota e concede la speranza non solo ai civili yemeniti che possono solo morire e/o soffrire, ma soprattutto, servirà a non rendere inutile la morte della piccola Amal Hussein: è morta di fame, una morte che non fa notizia come quella  delle tante persone che muoiono di fame un po' dappertutto, è morta di fame tra otto milioni di civili che sono là a tentare di sopravvivere alla fame, alla malnutrizione. Oltre quattrocento mila bambini sono al collasso proprio per l'indigenza e il cibo che scarseggia con l'impossibilità per comprarlo. Dal centro rifugiati dove arrancava, la piccola è stata trasportata all'ospedale, i sintomi classici non lasciavano spazio alla diagnosi irreversibile: diarrea, vomito non lasciavano dubbi sul suo destino. L'hanno rimandata nel suo campo e lì è morta! Beh, ora è stata chiesta una tregua per il conflitto in quel posto dannato, la foto della piccola ha fatto il giro del mondo e l'America non ha potuto sottrarsi al suo ruolo di nazione primaria: ha chiesto ufficialmente una sospensione dell'uso delle armi e la possibilità di stare ad un tavolo con i contendenti per trovare una soluzione. Non so se cercheranno una soluzione alle cause vere della guerra, ma almeno si spera che si proceda con gli aiuti umanitari massicci, necessari e veloci. Il cibo aumenta in continuazione e chi ha perso tutto dalla casa al lavoro, non si può permettere di comprare il minimo indispensabile. Una situazione nota da tempo e che si protrae da tanto. Nel frattempo accadeva ciò che vi ho descritto all'inizio del post e dello Yemen non si parlava da nessuna parte o se ne parlava poco. Per toccare i "cuori" ci vogliono i morti...forse, ma solo una foto come quella su, è sufficiente. Almeno per chi riesce a guardare la piccola e indifesa Amal. Pace all'anima sua. 

 
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