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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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Messaggi del 02/06/2019
Un classico stagionale: per l'estate tutti i locali che godono di flussi clientelari maggiori, si adoperano per assumere giovani studenti pronti a lavorare per permettersi un salario, certamente non eccezionale, ma capace di permettere loro di soddisfare qualche capriccio senza incomodare i genitori. Accade a tanti giovani e le occasioni non mancano visti i tantissimi locali come ristoranti, bar, pub, lidi ecc.ecc. Il contrario tuttavia non è mai accaduto, ovvero, un padre piuttosto contrariato che pubblica su Facebook un annuncio singolare per il figlio sedicenne bocciato a scuola. Evidentemente la bocciatura non era proprio prevista e il genitore ha "messo" sul mercato del lavoro il giovane in tal guisa: "Propongo mio figlio sedicenne per un qualsiasi lavoro nella zona Monza/Brianza anche a 1 euro all'ora o meglio ancora, con patto di baratto! Se lui, per esempio, lavorasse in un ristorante basterebbe che vi sia pranzo o cena gratis per me e mia moglie contro le sue otto ore canoniche di lavoro!". Beh, molto interessante l'invito e non sono mancate gli eventuali approcci per assicurarsi le prestazioni del...bocciato! Ma la notizia non è tanto questa modalità particolare e originale, quanto la solidarietà che il papà ha ricevuto attraverso i commenti di plauso su FB. Genitori che hanno compreso la situazione, molti hanno ritenuto giusto la soluzione indicata da Salvatore (il papà incaxxato) e l'hanno condivisa accennando a una scelta simile per i loro figli che magari toppano a scuola perdendo l'anno! Il buon Salvatore non ha resistito molto e dopo due giorni di contatti, ha soppresso il post forse pentito per la punizione ritenuta a suo avviso, molto severa. Vabbè, anche giusto il suo ravvedimento, ma la lezione sarebbe stata storica e utile secondo me: i ragazzi hanno da imparare molto e l'educazione impone a volte, scelte molto particolari e fuori da ogni iter ricorrente. Il lavoro non denigra e non tocca la dignità dell'individuo, la strategia educativa nasce proprio dal mettere i figli in condizione di capire gli errori e rimettersi in riga. Non sarebbe stata una grande sconfitta per il sedicenne se avesse subito questa "punizione" light e nello stesso tempo, avrebbe somatizzato cosa significhi disattendere ai propri doveri. Un'estate "persa" non è la fine del mondo se la si passa a...lavorare quasi gratis. Una scoppola e via, per un futuro migliore.
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