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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Messaggi del 13/08/2019
Io non ci credo, non lo capisco e non lo "caprò" mai. Ma come? Stiamo cercando disperatamente di moderarci, di essere sì digitali e tecnoligici, ma se non ci mettiamo la buona volontà e la consapevolezza di quanto possa essere alienante e pericoloso l'uso dei cellulari h.28/24, allora devo dar ragione a chi, come in questo caso, si attivi per dare spazio, comodità e assoluto uso dell'Iphone sempre e comunque. Sappiamo come sia abitudine pragmatica andare in bagno portandosi dietro il telefono: c'è chi si porta da leggere, chi tiene fisso nel cesso il cruciverba con la penna a portata di mano, ma chi ci va con il portatile, è quasi la maggioranza del genere umano! La vedete su la situzione, sì? Il lettino è come tutti gli altri: ci si stende, si può prendere il sole stando supini, di spalle, di lato, oppure avere compagnia su un lettino vicino per fare due chiacchiere; a questo serve un lettino in spiaggia; eppure hanno pensato bene di intervenire per creare uno spazio ad hoc dove generalmente si poggia la testa, per metterci una tendina ovale. Mettendosi a pancia in giù, è sufficiente apprire la tendine e avere l'opportunità di stare sdraiati e con le braccia sotto per smanettare sul cellulare. La foto è eloquente e avanti tutta senza remore, senza se e senza ma!!!!! Per cui che altro possiamo aspettarci se anche potendo e volendo, ci provocano con espedienti tesi all'uso smoderato ed esasperato del telefonino? So che adesso quello personale, in caso di decessso, viene posto nella bara, proprio perché potrebbe servire in caso di morte apparente, ma sopratutto, potrebbe fornire la possibilità di smanettare comunque, anche in caso di morte...definitiva. Concludo riferendovi che chi abbia realizzato tale opera d'ingegno, abbia voluto distrarre le masse, sostenendo che all'uopo, la posizone con la tendina aperta serve anche per leggere, fare le parole crociate e quanto altro si voglia. Seeeeeeeeeeee!!!!!! E' proprio come andare al cesso. E chi ci crede che si vada per far altro: solo telefoni e....carta igienica!!!!!
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Ho seguito poco le "Iene", non è il tipo di programma che preferisco, tuttavia, Nadia Toffa la conoscevo se non altro per le chiacchiere a profusione che nel lungo tempo, si sono scatenate sui giornali, in rete e sui social. Ebbene, Nadia è deceduta per quel male che sappiamo: il cancro. Lo aveva combattuto con tutte le sue forze, sembrava sconfitto ma puntualmente si ripresentava: un calvario che chi non lo sopporta e lo vive, non potrà mai capirlo e condividerlo. Ricordo bene tutte le dicerie, le sciocchezze scritte, i sospetti, le insinuazioni e gli attacchi inconcepibli perché ritenevano che se la tirasse, pensavano che scherzasse per farsi pubblicità. I maligni saranno contenti: Nadia Toffa a 40 anni è deceduta e pace all'anima sua. Secondo me, qualcuno ha "partecipato" a questa dipartita, l'ha fatto con la lingua biforcuta e con i pensieri maligni. Ci sono riusciti e alleandosi con la feroce e tragica malattia, l'hanno portata alla morte. Ciao Nadia, RIP.
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