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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Messaggi del 09/10/2019
Siamo capaci di rendere tutto sempre più difficile: siamo faziosi, siamo a contrapporci su tutto, anche sull'arte. Sapete tutti che il notissimo capolavoro "L'Uomo Vitruviano" del nostro Leonardo da Vinci, pronto per passare al Louvre a Parigi in forma di cortese prestito, è stato bloccato dal TAR del Veneto che ha inibito lo scambio tra Francia e Italia che sembrava già definito con un accordo sottoscritto dai due Ministeri. L'istanza del blocco è stata presentata dalla Associazione "Italia Nostra" che ha notato violazioni inaccettabili nell'accordo tra i due paesi. Secondo il TAR sussiste "Il principio dell’ordinamento giuridico per cui gli uffici pubblici si distinguono in organi di indirizzo e controllo da un lato, e di attuazione e gestione dall’altro”. Ebbene, per il nostro ministero delle Cultura: "Risulta del tutto incomprensibile il riferimento a una presunta violazione del principio citato. L'accordo firmato a Parigi è stato esclusivamente il riconoscimento da parte dei Ministri di decisioni e atti tutti presi, per parte italiana, dai competenti uffici tecnici del MIBAC. Il prestito di ogni opera italiana risultava già autorizzato al momento della sottoscrizione dell'accordo, prevedendo che lo scambio di opere avvenga secondo le specifiche prescrizioni di tutela dettate dai singoli musei". Come potete intuire, ci si batte in punta di fioretto, una sofisticata polemica per bloccare l'iniziativa, e mentre si sollevavano proteste da più parti, è arrivato Sgarbi che si è incazzato argomentando e puntualizzando debitamente la situazione. Sgarbi si oppone, documenta e chiarisce perfettamente che il prestito sia legittimo e legale, inoltre dimostra come il capolavoro di Leonardo giaccia nascosto e ben protetto nei forzieri del museo veneziano e appare raramente in pubblico. Se fosse dato in prestito al Louvre, avrebbe una eccezionale visibilità: i turisti impazzirebbero per visitare il noto museo parigino solo per ammirare i suoi due capolavori: "La Gioconda e L'Uomo Vitruviano". Basterebbe solo questo per sottolineare al mondo intero quanto valga il talento del nostro grande Leonardo. Io non entro nei dettagli della discussione, capisco solo che lo scambio culturale tra paesi è un atto diplomatico di forte consistenza e se avvenisse tra noi e la Francia, sarebbe un gesto compiacente per rimettere in carreggiata i due paesi che avrebbero tutto da guadagnare se andassero d'amore e d'accordo. La Francia per questo prestito ci offrirà in cambio delle opere bellissime e potenzialmente attraenti sotto il profilo artistico, per cui, fatevi da parte voi che minate il prestito e attendiamo con fiducia il giorno 16 ottobre quando il TAR del Veneto rivedrà la questione con in mano le carte della difesa del nostro Ministero.
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