Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
scampoli, ritagli, frizzi e...lazzi

Area personale

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
Citazioni nei Blog Amici: 176
 

Ultime visite al Blog

cassetta2Vince198spalmierosmonellaccio19harryhallerhesDoNnA.SDott.FiccagliaOgniGiornoRingrazioapungi1950hesse_fEstelle_kdunebuggy4elyravSono44gattinfilax6.2
 
 

Chi puņ scrivere sul blog

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

Messaggi del 17/11/2019

DATECI UN "BUON NASO" E...

Post n°3391 pubblicato il 17 Novembre 2019 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

 

Quante volte ci è capitato di parlare di libri? Abbiamo sempre evidenziato come tra i piaceri della lettura vi sia quello, semplicemente psicofisico, di umettare sulle labbra il dito indice per sfogliare una pagina e voltarla. Un piacere unico che nessuno orpello elettronico sostitutivo potrà mai concederci, vuoi per il dito che con indifferenza portiamo alle labbra e vuoi per il piacere dell'odore che emana la carta. Ricordiamo che fino alla metà dell'ottocento, le pagine di un libro si ottenevano mischiano stracci di cotone e di lino, mentre da oltre centocinquanta anni, le pagine si ricavano da fibre di pasta di legno. Purtroppo la carta ha un suo destino ineluttabile, si degrada nel tempo e generalmente possiamo constatarne il processo, solo dall'odore che emana. Provate a prendere un vecchio libro e uno nuovissimo, annusateli e noterete la differenza. I vecchi libri emanano odori diversi: di mandorle, caramello e cioccolato, oppure sanno di formaldeide, vecchi tessuti e un tantino di spazzatura. Tutto dipende dai parassiti che si sono, nel lungo tempo, impossessati del libro. Alcuni ricercatori si sono imbarcati in questo lavoro, servendosi di un "naso elettronico" che è in grado, grazie ai suoi sensori, di identificare selettivamente tutti quei libri che necessariamente devono essere trattati per essere meglio conservati e quindi, renderli più duraturi nel tempo. Sono appena diciannove i libri scelti e posti sotto ricerca per coprire un lungo periodo:  dal 1567 al 2016. Un'arco di tempo molto largo e quindi il "naso" è stato messo a dura prova per stabilire le "patologie" da curare per salvare l'intero libro. Non male come idea, la tecnologia ancora una volta ci da una mano per scopi diversi e necessari. Tra vegetali e additivi che compongo le pagine, dove la cellulosa e la parte meno a rischio perché la più resistente, c'è molto da lavorare e da scoprire. Orbene, mi piacerebbe se scoprissero altro servendosi del naso, chessò, odori che spesso invadono i nostri condomini,  i nostri ascensori, le nostre trombe delle scale. Spesso odori gradevoli, più frequenti odori non proprio piacevoli da annusare: mettete che la signora del quinto piano stia cucinando cavoli, oppure legumi, pesce, carne, sapete come sia facile incrociare certe situazioni poco eleganti per l'odorato, se capitano ospiti. Con il "naso elettronico" si otterrebbe la certezza della fonte e si potrebbe capire da dove esattamente venga la puzza più che l'odore. Almeno la finiremmo di avanzare ipotesi con gli altri condomini che salgono con noi: "Per me è la signora Camilla, quella se non impara ad aprire le finestre e ad arieggiare la casa, hai voglia a indossare le maschere antigas!". "Ma no..." riprende l'altro: "Questa è la signora Eufrasia che se non mangia cavoli e rape con fagioli due volte alla settimana, stanno tutti male in famiglia!". "Mah...eppure dovrebbe essere il contrario...due volte a settimana....mi sembra una condanna al gusto di aerofagia tendente al piacere di meteorismo persistente!".  Un buon "naso" può fare la differenza!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963