CARICO A CHIACCHIERE

Una felice decisione che caratterizza una scelta molto importante e fa ben sperare per il prossimo futuro. Marta Cartabia 56 anni, è stata eletta Presidente della Consulta, una carica importante, elevata e indicativa poiché mai una donna, si è seduta su uno scranno così prestigioso. La docente di diritto internazionale e con un profilo molto marcato per la sua professione, resterà in carica fino al settembre del 2020: in quanto già giudice di corte ed essendo stata eletta nel 2011, dovrà, come da regolamento, per quella data rimettere il suo mandato. Interessa molto la donna Cartabia, ovvero, a sostegno delle battaglie condotte costantemente su questo blog e a suffragare scelte importantissime che riguardino anche le donne, finalmente si vede una luce in fondo al tunnel. La prima donna a ricoprire un incarico così elevato e qualificante, fu Nilde Iotti. La sua elezione alla presidenza della Camera dei Deputati, in tempi non certamente facili, ma nemmeno ricchi di pregiudizi come quelli odierni, fece notizia, scombinò la fatale scelta scontata di un uomo e capimmo subito che questo paese si proponeva ad aperture verso il gentil sesso anche per posizioni che fino ad allora, erano ad esclusivo appannaggio dei maschietti. Da allora molto lentamente, tra battaglie e scontri tesi a rimarcare i diritte delle donne, grandi passi avanti sono stati fatti. Questo nuovo incarico non chiude la questione femminile, ma è sicuramente un buon viatico per continuare con le battaglie di genere e giungere alla assoluta definizione che aspettiamo da tempo: una donna alla quale non si precluda alcuna posto o incarico. La signora Marta definita puntuale, acuta e precisa, ha tre figli, ascolta musica rock e oltre ad avere un alto senso dello stato, ha anche un cattolico senso della famiglia. Con la scelta fatta, oggi è stata premiata non solo la Signora Cartabia, ma tutte le donne che si sono e si battono sempre per il normale e totale equilibrio con gli uomini: loro hanno vinto una battaglia, per vincere la guerra c'è tempo ancora e la speranza è che avvenga quanto prima possibile. Auguri e buon lavoro Presidente.