Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
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Messaggi del 17/06/2017

MO TE DO NA' PIZZA!

Post n°2312 pubblicato il 17 Giugno 2017 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

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In Spagna, su "Telecinco", una televisione  gemella della italianissima Canale 5, è andato in onda "Supervivientes", un programma gemello della "Isola dei Famosi"; quindi stesso livello di trash e stessi personaggi delle scuderie Mediaset dove se le "ragazze" non sono "diversamente audaci", non le prendono a lavorare. Paola Caruso è una di queste, dopo aver fatto la bonazza per Bonolis in "Avanti un Altro" (titolo puramente casuale per le ragazze del programma), fu spedita sull'isola con la speranza che tirasse su...l'ambiente e l'atmosfera. L'isola è sempre là in Honduras e non vi citerò i partecipanti tanto non interessano molto, ma vi dirò che la Paola è stata una delle più attive: si è distinta nelle risse verbali, nelle scene audaci e infine pare che abbia avuto un bel flirt con un tronista, sempre spagnolo: un pezzo di ragazzo molto interessante. Oh, questi non cambiano una virgola, tutto uguale a Canale 5, quando si dice originalità e scopi da raggiungere. E' vero che gli ascolti andavano male, almeno gli spagnoli come gli italiani, capiscono cosa si possa seguire in tv; pertanto è partito l'ordine per la Paola di accendere l'attenzione del pubblico con...l'arte che conosce! Bene, pare e questa è una confidenza avuta da un concorrente dell'isola, che in un momento di depressione da pizza, la Paola abbia esclamato: "Farei sesso con te solo se potessi avere una pizza gigante ora, qua, da mangiare subito!" Il gioco si è ravvivato, il ragazzo si è disturbato (ho scritto disturbato) per l'eccitazione e subito la direzione del programma ha messo ai voti chiedendo ai telespettatori cosa dovesse fare il giovane assatanato. Mentre era in corso il televoto (a proposito gli spagnoli avevano detto sì al sesso nella misura del 50%), sull'isola per uno strano caso del destino, si sono presentati provenienti dalle isole vicine, giovani "Speedy Pizza" con cartoni fumanti: erano almeno una quindicina pronti a porgere il contenitore a Paola e ad esigere la...ricompensa! Poverini sono andati in bianco, non avevano capito che la sfida era aperta solo per il concorrente ufficiale e poco gentiluomo. I ragazzi, comunque non erano soddisfatti e pretendevano almeno di mostrare quanto fossero dotati...di pizze buone, giganti e ben cariche di ogni bene! Che destino triste! Mai na' gioia sulla RAI!

 
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LA MORTE E LE PAROLE IN LIBERTA'

Post n°2311 pubblicato il 17 Giugno 2017 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

La conferma da parte della Farnesina è implacabile e drammatica: i due giovani italiani sono morti nel tragico incendio del grattacielo londinese. Naufraga la flebile fiammella della speranza e per Gloria Trevisan e Marco Gottardi c'è solo da addolorarsi per una morte assurda e pazzesca. L'avvocato della famiglia invita tutti a mantenere un cortese riserbo evitando il chiacchiericcio tipico quando certe situazioni, diventano ingestibili: rispetto per i morti è il minimo che si possa concedere. Purtroppo e lo faccio da genitore colpito dall'immenso dolore che provo per i ragazzi che avrebbero potuto essere miei figli, devo stigmatizzare il comportamento di una certa informazione e di alcuni giornalisti vigliacchi e di parte che infiammano l'opinione pubblica con malizia e tendenziosità, attribuendo la causa della morte alla "costrizione": i poveri ragazzi, entrambi laureati con ottimi voti, hanno lasciato l'Italia perché non c'è lavoro qualificato per loro, anzi, alla povera Gloria era stato offerta una mansione a 300 euro. Quindi se non fossero stati "costretti" a lasciare il paese, non avrebbero trovato la morte in quella casa. Non credo debba aggiungere altro allo sciacallaggio e alla strumentazione di costoro che scrivono per creare solo sensazionalismi perfidi e inutili. La giovane Erika morta per le gravi ferite riportate in Piazza S.Carlo a Torino, se quella sera non fosse stata lì, oggi sarebbe viva. Se l'altro giorno non avessi appreso che un signore che abita in un palazzo vicino al mio, fosse morto a causa di un grosso vaso che l'abbia centrato in pieno uccidendolo sul colpo, non avrei mai preso la decisione di non uscire più di casa! Se mio nonno avesse avuto le palle sarebbe stato un dei più grandi flipper al mondo. E via dicendo, sappiano questi beceri individui che la morte non manda avvisi, non ha bisogno di false notizie e alla fine, nonostante sia brutta, cattiva e nera, non sta a noi, a nessuno, stabilire eventuali appuntamenti. Chiedo scusa alle famiglie dei giovani deceduti e abbiano le mie sincere condoglianze.

 
 
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TACA LA PALLA!

Post n°2310 pubblicato il 17 Giugno 2017 da monellaccio19
 

Risultati immagini per ronaldo e messi 2017

 

Delirio di onnipotenza mixato alla fame di danaro commisurato alla bravura, al talento, creano una miscela esplosiva. Eccoli insieme i due fenomeni mondiali del calcio: uno argentino e l'altro portoghese, giocano entrambi in Spagna, sono noti in tutti il mondo e non c'è squadra di calcio che non farebbe carte false per averli. Il problema è che la carte false, per il fisco spagnolo, le hanno fatte loro con i soldini che attraverso società offshore sono spariti sotto gli occhi del fisco spagnolo. Tempo fa fu beccato il Messi e fu una tragedia, minacciò di andarsene dal Barcellona e dalla Spagna ingrata. Ora per la stessa sceneggiata, tocca a Ronaldo, beccato no per una cifra pizza e fichi, ma milioni di euro che d'incanto sono fuori in qualche paradiso fiscale. Sapete quando da piccoli si giocava a pallone per strada, ai giardinetti o nei vecchi grandi cortili dei casermoni? Uno portava il pallone, si facevano le squadre e si cominciava. Generalmente il proprietario del pallone era sempre una schiappa e poiché tale, era redarguito, sgridato sempre poco educatamente. Ebbene, la sua pazienza aveva un limite e fatalmente, sul più bello della partita, raccoglieva il suo bel pallone per tornarsene a casa. Ecco, sta funzionando così con questi campioni internazionali: appena viene fuori il "maledetto imbroglio", si nega, si sbraita e subito si manifesta l'intenzione di mollare squadra e paese ingrati! Cosa sperano? Che le società a cui appartengono, mettano le pezze a colori presso il fisco muovendo conoscenze altolocate o addirittura, regolarizzando la pendenza fiscale del calciatore. Ma che non si parli di fuga per nessuno motivo, altrimenti vanno all'aria tutti i business miliardari delle società. Donnarumma, portiere del Milan, sta vivendo in queste ore il dramma del reingaggio milionario: lui è milanista nel cuore, il suo manager invece è un affarista con tanto di naso: ha capito che il giovane sia un bravissimo portiere,  può permettersi di chiedere la luna e così ha fatto, anche perché più la luna è grossa e più lui guadagna. Morale? Il Milan ha detto no, o meglio, i cinesi hanno detto no e mi sa tanto che Donnarumma potrà piangere lacrime amare per questo rifiuto (un no a molti soldi intendiamoci) e il manager dovrà imparare a giocare bene le sue carte la prossima volta. Il cuore è una cosa, i soldi sono sterco del diavolo!

 
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