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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Messaggi del 17/11/2017
Vi giuro è realtà!!!! Sto per raccontarvi una breve storia che per una nazione come il Giappone, è solo un malaugurato incidente che si doveva evitare. Cominciate a ridere perché se accadesse da noi in Italia ciò che vi riporto, potremmo solo piangere. Stazione di Tokio, c'è un treno fermo in attesa di partire per Tsukuba: uno di quei bei treni giapponesi con le loro linee affusolate, veloci quanto basta senza appartenere a quelli superveloci e fulminanti che pur viaggiano nello stato nipponico. I passeggeri si affrettano a salire, ognuno prende posto ordinatamente, interni puliti e comodi e quando tutto sembra a posto, si chiudono le porte e il capostazione da il consueto segnale di partenza. Lentamente il convoglio si avvia, accelera debolmente per uscire dalla stazione e indi poscia si lancerà a velocità stabilita verso la sua destinazione. Quando ormai è solo un punto in lontananza, in stazione si ode un annuncio: "Il treno delle ore 9.44.40 è partito sul binario uno alle 9.44.20 con un anticipo di venti secondi. Siamo dispiaciuti per l'anticipo non previsto e ci scusiamo con i signori viaggiatori". AhAhAhAhAh!!!! No, non è possibile! Non solo è partito con un anticipo di venti secondi, ma si sono pure scusati. Dai raga' è un po' come da noi: quante volte in stazioni italiane, al nord o al sud che siano, avete visto i treni partire in anticipo? Succede, e che sarà mai? E poi, quante volte porgono le scuse per i ritardi, per le soppressioni improvvise, per gli scioperi, per i contrattempi vari e continui? Mi fanno ridere 'sti giapponesi, troppo educati, troppo precisini, ekkekakkio noi non possiamo batterci con loro, non possiamo essere alla pari. Questi fanno tutto bene, tutto perfettamente. Noi non siamo abituati, da noi c'è fantasia sul lavoro, da noi si cazzeggia sul lavoro, noi siamo per gli inghippi, ci divertiamo a subirli e se ci mancassero, staremmo pure male. A proposito, non è dato sapere se chi abbia sbagliato l'orario, consentendo al treno di partire con venti secondi di anticipo, abbia fatto "seppuku" (harakiri) per farsi perdonare. E' stata vista una traccia di sangue, ma.....
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Stiamo vivendo la campagna elettorale più lunga della nostra storia repubblicana: iniziata già da tempo, prosegue imperterrita e senza sosta, proponendo novità e soprattutto tatticismi mai provati fin'ora. Ingroia ex magistrato, scende ancora in campo dopo essere stato nascosto da qualche parte per molto tempo: farà partito accoppiandosi con Giulietto Chiesa, un giornalista rosso che ha un nome e cognome italiano ma è russo per residenza, per cultura e per posizione politica estrema. Pomicino, spesso e volentieri è ospite in programmi tv talk e...sciò, nel senso che si parla di politica e fanno ridere i telespettatori. Pomicio, Mastella, De Mita e una schiera di vecchi democristiani, tenteranno di ributtare in mare la vecchia balena bianca spiaggiata da tempo. Ci vuole testardaggine, coraggio e...faccia tosta per insistere. La sinistra a sinistra di Renzi, vuole procedere da sola ma sa che non avrà mai abbastanza voti per stare al governo: loro insistono e Renzi pure: pontieri, amici degli amici e messaggi sublimali mandati in continuazione, cercano di ricreare l'unità, ma con chi? Bersani, D'Alema e tutti i loro fans al seguito. Se aggiungiamo altri vecchi politici come Grasso, Pisapia, Di Pietro e la solida e sempre attiva radicale Bonino siamo già a "Villa Arzilla". Ma ponetevi la domanda: "Perché tutto questo movimento, tutte 'ste menate?". Perché tutti hanno capito che la rete, il web, sono la carta vincente che possa combinare e scombinare ogni proiezione, ogni speranza e ogni punto d'arrivo. La rete è la padrona assoluta, nel bene e nel male, di tutte le manovre che in tanti si accingono a fare: ecco perché non si vergognano, sanno che la rete plasma i destini di tutti, decide le sorti dei concorrenti e ne stabilisce vittorie e sconfitte. Rete più televisione costituiscono un potere immenso e chi non approfitterà, non ne abuserà, sarà tagliato fuori da ogni lotta e da ogni gara per giungere al traguardo finale. I due mezzi imbattibili sono poco corretti e nascondono molti falsi d'autore, i grillini hanno insegnato a tutti come si fa stando in rete: sommergere di spazzatura gli avversari da mane a sera, tutti i santi giorni. Gli altri hanno capito la lezione e procedono alla stessa maniera, nessuno escluso. Berlusconi non è mai stato in rete, gli bastavano stampa e tv di cui è proprietario: ebbene per queste elezioni, avendo compreso quanto sia importante il web e la sua comunicazione, è presente anche lui per dedicare un giorno della settimana a dialogare con i suoi fans. Renzi ha preso un treno per stare con la gente, dare strette di mano, baci, abbracci e qualche litigata con una parte di delusi. In conclusione, se saremo attenti a questi due "canali" rete e tv, potremo evitare per il nostro bene, di non fare errori madornali affidando a chi ci è solo simpatico, il deposito del verbo. Non sono sinceri, hanno una arma letale tra le mani e hanno imparato tutti a dare colpi bassi ed estremi, botte da orbi e l'imposizione della loro parola, l'eloquio scorrevole e il sorriso compiacente di coloro che vogliono far credere di essere sinceri e leali, non ci tragga in inganno, non ci porti sulla strada sbagliata. Troppa carne al fuoco hanno messo, troppi balletti e tutti in campo: significa che la speranza c'è, è viva e basta poco per intrupparsi, farsi eleggere e campare di rendita. Analizziamo proposte e personaggi, se cambio generazionale vogliamo, affidiamoci alle verità e no ai fakes che ormai tracimano ed esondano dappertutto. Facciamoci furbi anche noi.
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