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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Messaggi del 06/03/2018
Allora, ci sono ancora genitori che siano in grado di educare i propri figli con fermezza, severità ed autorità? Quindi, non solo guappi che alla minima occasione, affrontano gli insegnanti che si permettono di sgridare e/o punire un ragazzo di dieci anni, per picchiarli sonoramente solo per un richiamo legittimo e comprensibile. Bryan Tornhill non ha bisogno di molto ingegno e perspicacia, per capire quando è il momento di intervenire e come intervenire. Il figlio di dieci anni, è il classico bulletto che puzza ancora di latte; sia in classe che sul bus scolastico di cui si serve per andare a scuola, si comporta da guappo con i compagni, ne combina di tutti i colori e diventa insopportabile. L'autista più volte lo ha redarguito, ma lui sbeffeggia tutti, fino a quando il padre non viene informato del comportamento poco piacevole del figlio. Beh, pensate che sia andato a menare l'autista, l'insegnate o il preside? No, lui è uno che ha avuto il plauso in rete, i complimenti e gli applausi del pubblico non pagante. Ha inferto al figlio la giusta punizione: per una intera settimana il giovanottino dovrà fare la strada che lo porta da casa a scuola, a piedi e a passo di corsetta. Un chilometro e mezzo con qualsiasi tempo, seguito dal padre in macchina che lo filma e lo posta sui social! Poverino? Disumano? "Ma no, il ragazzo deve capire da solo cosa significhi!" dice il padre soddisfatto per i risultati ottenuti: a scuola riconoscono che sia cambiato, è più calmo, tranquillo e disponibile verso i compagni. Sul bus men che mai si permette di infastidire i compagni e l'autista non lo bada nemmeno: "Insegnate ai vostri figli, non siate loro amici, siate genitori. È ciò di cui i bambini hanno realmente bisogno". Questo sostiene Bryan e io sono d'accordo; l'America non è l'Italia, ma i principi di educazione sono uguali dappertutto. A voi sembra troppo severo Bryan?
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La maratona elettorale è terminata, i giochi sono fatti e aspettiamo sviluppi che non saranno né immediati, né facili, ma prevedibili stante una situazione poco chiara e basata su numeri che non danno certezze per governare tranquillamente il nostro paese. Il centrodestra è una coalizione attestata e comprovata dagli elettori, il M5S è il primo partito in assoluto in Italia: chi avrebbe diritto a ricevere un mandato? Entrambi potrebbero godere del beneficio, ma manca quel cincinino di voti o seggi che consentano una maggioranza solida e duratura. Mattarella non avrà vita facile in questi giorni, ora tocca ai partiti e tutti in verità, cercano alleati che rafforzino la loro posizione; una soluzione potrebbe sembrare sicura: Salvini e Di Maio insieme, ma se avvenisse sarebbe oltraggioso per quegli elettori, di una parte e dell'altra, che non si riconoscerebbero in una forza unica così assortita: le promesse elettorali di entrambi, comincerebbero a vacillare e i primi a pagarne le conseguenze sarebbero proprio gli elettori affascinati da quelle promesse. L'altra strada è quella di un aiutino comprando due consonanti: PD. E su questa soluzione, all'atto pratico, non ci sarebbero problemi per Di Maio, già disponibile ad una buona alleanza comprendendo che da solo non andrebbe da nessuna parte. Oltre il PD, non resta altro visti gli zero virgola conseguiti dai rami, dai cespugli dalle bricioline che tirano a campare. Il trappolone teso da Renzi è molto semplice da comprendere: alla luce dei risultati si è dimesso, o meglio si è posto in "stand by" assicurando che lascerà il partito dopo l'insediamento delle camere e del governo. Ovvero, il traghettatore sarà lui, no le puttane del partito pronti già da prima delle elezioni a dichiarare la loro disponibilità al M5S. Le procedure le farà Renzi il quale si esibirà con un "no grazie" specie ai grillini che avrebbero più bisogno di una "gamba" che sorreggesse un tavolo sbilenco. Trovo giusto questo giochetto di Renzi, chiamatela vendetta, chiamatela ripicca, ma come lui sostiene, potrebbe mai cedere e favorire il M5S dopo tutto il fango riversatogli addosso per anni e anni? Offese, insulti a lui e alla famiglia che nulla hanno a che vedere con uno scontro politico, civile ed educato? Con lui hanno toccato il fondo un po' tutti. Per cui perché dovrebbero, dopo aver subito un assedio assurdo, prestarsi a fare inciucio con chi è a favore dell'antisistema? Volevano governare, ci sono riusciti, hanno acquisito elettorato con le promesse facciano la loro parte, salgano al colle e dimostrino che possono governare così come promesso. Se così non fosse e se necessariamente occorresse quella gamba che serve (questo vale anche per il centrodestra), allora comincino a scendere a patti, dicano cosa vogliono fare e decidano di non essere intransigenti come hanno ampiamente dimostrato servendosi di tutti i mezzi leciti e illeciti. Il PD se non scende a patti fa bene e stia all'opposizione come deciso dal suo elettorato. Infine vi porgo una perlina che la dice tutta sulla posizione della stampa, dei social e delle comunicazione su personaggi che dovrebbero solo vergognarsi di parlare di politica e nascondere le loro vere inclinazione fasciste, sovraniste e razziali.
Sallusti che dirige "Il Giornale" di Berlusconi, l'altra sera era ospite in collegamento a "Porta a Porta". Al suo primo intervento, i più attenti hanno notato cosa esibisse alla sue spalle: un ritratto di Hitler, uno striscione da stadio inaccettabile, aforismi da carta d'identità e un meme offensivo sulla cecità di Bocelli. Giudicate voi simili personaggi che adesso esultano per la vittoria del centrodestra. Questa è la politica che ci hanno imposto questi anni e associata alle puttanate promesse, hanno preso i voti. Vediamo cosa sapranno fare e come lo faranno!!!!
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