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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Messaggi del 26/09/2020
Si chiama Sylvain Helaine, ha 35 anni ed è, manco a dirlo, l'uomo più tatuato della Francia. Non sarebbe scandaloso e non dovrebbe preoccupare nessuno, ma Sylvain ha un problema, o meglio ha un lavoro: insegna in una scuola dell'infanzia. Preparato e all'altezza del suo compito, l'uomo ha incontrato difficoltà con i piccini, più che altro incuriositi dal suo volto dipinto, ma sono stati i genitori a chiederne l'allontanamento perché spaventerebbe i bambini. Probabilmente avranno avuto anche ragione e il provveditore ha cercato di destinarlo a scuole elementari o medie per evitare problemi. Lui non ha battuto ciglio, ha compreso le ragioni dell'allontanamento ma non le ha condivise: "Non sono un provocatore, cerco di fare il mio lavoro e molto spesso colgo l'occasione per discutere con i ragazzi affinché non vi siano pregiudizi e vi sia rispetto per le diversità". In effetti, mai nessuno dei suoi alunni lo ha definito mostro, anzi, hanno trovato il modo per porgergli domande e soddisfare la loro curiosità per un "aspetto" che non è comune o ricorrente. Orbene, il nostro Sylvain comprende benissimo il suo stato precario, spesso i genitori intervengono, le idee in proposito sono diverse, l'accettazione a priori del suo aspetto e le argomentazioni, le spiegazioni e le sue scelte, sono da molti accettate senza porre pregiudizi in merito. In verità, anch'io non nutro pregiudizi ma cerco di capire anche i genitori: posso accettare i tatuaggi, mio figlio a mia insaputa se ne fece uno piccolissimo durante il servizio militare nelle vicinanze dell'inguine (vi giuro non è la farfallina di Belen) e in fondo non è visibile nemmeno in spiaggia. Tuttavia, ma è il mio parere personalissimo, non mi piacciono troppo i tatuaggi disseminati sul corpo a coprire buona parte della pelle. E' un problema estetico, c'è un moto istintivo di disapprovazione che nasce solo nel vederli (uomini e donne) così conciati. Se il nostro Helaine facesse un altro mestiere, un lavoro come ve ne sono tanti e che non imporrebbe contatti diretti con bambini o ragazzi delle elementari, non vedrei nessun problema, ma il contatto giornaliero, la vicinanza con loro, potrebbe alienare i ragazzi? Ovvero, si potrebbe pensare al "dispiacere" di una faccia così conciata? Ecco, vi pongo il problemino e mi piacerebbe conoscere il vostro punto di vista. Certo è giusto accettare i diversi, non avere pregiudizi verso i diversi, ma non credo che questo sia un caso utile: la diversità in questo caso, consiste nella scelta di Sylvain che all'età di 27 anni decise di coprire tutto il corpo con fiori, segni tribali e altro ancora, pare anche che nel prossimo futuro passerà a colorare in modo policromo tutto ciò che "abbia" addosso. Attirerà di più i bambini? Li spaventerà a morte? Mah.....a volte la diversità assume aspetti decisamente invadenti e poco utili. Sei un maestro kakkio, perché tanto spazio all'inutilità? Respect....o no?
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