|
Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, come prevede la normativa n.62 del 2001. Alcune foto di questo blog e del relativo profilo e/o sito sono state reperite sul web. Ove fosse stato violato il diritto di copyright, prego i proprietari di darmene avviso, per la relativa rimozione. Ogni testo e foto di mia proprietà non possono essere copiati o riprodotti, senza mia autorizzazione, ai sensi della normativa n.29 del 2001.
Menu
Area personale
Chi può scrivere sul blog
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
Messaggi del 21/05/2023
Eppure, nella piena convinzione che in questo mondo di ladri, ci sarebbe da aspettarsi di tutto, puntualmente e sprovvedutamente, caschiamo come pere mature. Questa tecnica non la conoscevo, o meglio, mi era nota perché circa 50/60 anni fa, noi pischelli la usavamo per abbordare le ragazze per strada. Invece del solito e banale: "Signorina permette che l'accompagni?" si provava con uno spontaneo "Ciao Francesca, come stai? Ti ricordi di me?". Se non ci cascava finiva lì, ma se abboccava, partiva tutta una storiella inventata al momento. Una volta con questa menata, mi ritrovai in compagnia della signorina "Francesca" a Foggia (ci arrivammo col treno). Dopo un po' di strada, mi tese la mano e mi disse: "Sono arrivata a casa, grazie Carlo e buona serata!". L'altro giorno a Genova, in Via Beretta, un uomo di 81 anni, ha incrociato una bella e avvenente trentenne che si è fermata davanti a lui e ha sussurrato: "Che bell'uomo sei!". Nemmeno il tempo di recepire la frase che la donna lo ha abbracciato con veemenza e affetto, baciandolo; pochi secondi giusto il tempo di sfilargli con maestria l'orologio dal polso e a passo svelto, ha raggiunto un auto ferma poco distante ed è fuggita. Ancora stordito e sperduto per il grande e plateale gesto, l'uomo imbambolato, si è guardato il polso perché avvertiva un doloretto e si è accorto che il suo prezioso Eberhard in oro e avorio, valore tremila euro, era scomparso. Ormai era troppo tardi e nulla ha potuto se non denunciare il furto alla polizia. Come vedete e non per spaventarvi, le pensano tutte e pare che alcuni casi riportino furti con pistola al finestrino da parte di un motociclista (con un complice pronto in moto) coperto da un grande casco nero: bottino sempre orologi costosissimi! Io non vedo l'ora che una donna bellissima mi affronti per strada con un bacio intrigante, no...un attimo, stavo spiegando che...non vedo l'ora, perché io non indosso orologi...manco di marca celebre come il "Catorcy" in oro giallo.
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |